Benedetto XVI: Patton (custode Terra Santa), “ha servito sempre la Chiesa, non si è mai servito della Chiesa”

(Foto AFP/SIR)

“Benedetto XVI è stata una persona umile che ha incarnato la Beatitudine, ‘beati i miti perché erediteranno la terra’. Una persona che durante tutta la sua vita ha cercato di seguire e amare Gesù Cristo. Questa ricerca traspare dalle opere e dai testi che ci ha lasciato. Un’eredità preziosa da mantenere e valorizzare negli anni a seguire per il bene della Chiesa. Papa Benedetto ha servito sempre la Chiesa, non si è mai servito della Chiesa”: con queste parole il Custode di Terra Santa, padre Francesco Patton, ricorda al Sir Benedetto XVI, morto questa mattina, alle 9.34, nel Monastero Mater Ecclesiae in Vaticano. “È stato un servitore della Chiesa a servizio della fede che ha interpretato il suo ministero petrino come il confermare nella fede i propri fratelli, così come Gesù chiese a Pietro di fare. E Benedetto XVI lo ha fatto con il suo Magistero, ricco di encicliche, di testi, di predicazione e anche con i suoi tre volumi dedicati alla persona di Gesù”. Importante, per Patton, “è stato il suo impegno messo in campo per fronteggiare la piaga degli abusi sessuali nella Chiesa. È stato il primo, già da Prefetto, a varare norme a tutela dei minori e delle persone vulnerabili, a parlare con coraggio della necessità di far pulizia della sporcizia che c’è nella Chiesa. Credo che abbia sofferto interiormente e che si sia sacrificato per poter servire la Chiesa a fare in modo che la Chiesa tornasse ad avere l’immagine della Sposa di Cristo”. Nel suo Magistero la Terra Santa occupa un ruolo significativo perché, aggiunge Patton, “il suo amore per Cristo è quello che lo ha condotto a vivere con intensità particolare il suo pellegrinaggio in Terra Santa del 2009. Ricordo l’immagine che lo ritrae guardare la Terra Santa dal Monte Nebo, come fece anche Giovanni Paolo II, i suoi passaggi a Nazareth, Gerusalemme e Betlemme, e agli altri luoghi santi”. “In questi ultimi 10 anni – afferma Patton – Benedetto XVI ci ha donato una testimonianza straordinaria, sia quando ha motivato la sua rinuncia all’esercizio del ministero petrino, sia con la sua presenza orante, discretissima che mi sento di accostare alla figura di Mosè”. “Benedetto XVI, in tutta la sua mitezza, ha avuto un coraggio straordinario, è stato un Papa umile, orante che ha ingaggiato una lotta contro il relativismo che molti hanno interpretato come una battaglia di retroguardia ma non è così. Il relativismo è l’anticamera del nichilismo: per questo la sua è stata una battaglia a difesa della persona umana, per la Verità. Con il suo rigore morale ha riconnesso la verità allo splendore della vita cristiana. Oggi festeggiamo la Pasqua di Benedetto XVI. Il suo transito – così noi frati chiamiamo la morte – posto nell’orizzonte della Pasqua, ci fa dire che oggi Benedetto XVI è tornato alla casa del Padre dove c’è posto per tutti e dove la Comunione piena”. Da Patton anche l’annuncio che è in via di definizione una messa al Sepolcro per commemorare Benedetto XVI. Parteciperanno anche i patriarchi e i rappresentanti delle altre confessioni cristiane.

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