Benedetto XVI: Welby (arcivescovo Canterbury), “mi unisco alla Chiesa di tutto il mondo in lutto per la sua morte”. “È stato uno dei più grandi teologi della sua epoca”

“Oggi mi unisco alla Chiesa di tutto il mondo, e in particolare al Santo Padre, Papa Francesco, e a tutta la Chiesa cattolica, in lutto per la morte del Papa emerito Benedetto XVI”. Comincia così un commovente comunicato scritto dall’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, leader spirituale della Comunione anglicana, sulla morte del Papa emerito Benedetto XVI. “Nella lunga vita e ministero di servizio a Cristo nella sua Chiesa, Papa Benedetto – scrive Welby – ha visto molti profondi cambiamenti nella Chiesa e nel mondo”. L’arcivescovo anglicano ricorda la sua vita sotto il regime nazista in Germania così come la partecipazione di Ratzinger “alle discussioni del Concilio Vaticano II” quando era “giovane teologo e sacerdote”. “Da professore e poi da arcivescovo visse in una Germania divisa ma vide anche la caduta del muro di Berlino e la riunificazione della sua patria”. “Papa Benedetto – osserva Welby – è stato uno dei più grandi teologi della sua epoca, impegnato nella fede della Chiesa e risoluto nella sua difesa. In tutto, anche nei suoi scritti e nella sua predicazione, guardava a Gesù Cristo, immagine del Dio invisibile. Era abbondantemente chiaro che Cristo era la radice del suo pensiero e la base della sua preghiera”. Ma fu nel 2013 che “Papa Benedetto ha compiuto il passo coraggioso e umile di dimettersi dal papato, il primo Papa a farlo dal XV secolo. “Facendo questa scelta liberamente – scrive Welby – ha riconosciuto la fragilità umana che ci colpisce tutti”. “Possa ora riposare nella pace di Cristo e risorgere in gloria con tutti i santi”.

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