Giornata della pace: Trieste, domani Marcia dal ponte di Ponte Rosso a piazza Sant’Antonio nel ricordo delle vittime di guerre e dei migranti

In occasione della 56ª Giornata mondiale della pace, anche quest’anno il Comitato Pace Danilo Dolci, la Tavola regionale della pace e il Centro italosloveno di Trieste propongono per domani, domenica 1° gennaio, la Marcia per la pace e la fratellanza tra i popoli. “Per contrastare l’insidioso male oscuro dell’indifferenza, in questo momento storico – spiegano i promotori – c’è un grande bisogno di testimoniare per ottenere il cessate il fuoco in Ucraina e nel mondo, pertanto viene chiesta una Conferenza internazionale di pace e un intervento diretto dell’Onu, come dai recenti appelli e iniziative di Europe for Peace, Rete Pace e Disarmo, Coordinamento nazionale degli Enti locali per la pace e i diritti umani e Tavola della pace nazionale”.
L’evento, che si svolge tradizionalmente sin dagli anni ‘80 del secolo scorso, prevede il ritrovo e la partenza alle 15.30 dal ponte di Ponte Rosso, illuminato per l’occasione. Come spiega una nota, verranno lasciati cadere in mare dei fiori in memoria delle vittime di tutte le guerre, dei migranti della Rotta Balcanica e dei migranti affogati nei mari. Seguirà un minuto di silenzio. Poi i partecipanti procederanno per le vie adiacenti con arrivo in piazza sant’Antonio davanti alla chiesa alle 16.30: qui sono in programma interventi con riflessioni sul tema della pace e richiami alla Lettera di Natale scritta da alcuni sacerdoti che fanno riferimento al Centro di accoglienza e di promozione culturale “Ernesto Balducci” di Zugliano (Ud).
La Marcia si concluderà con un brindisi augurale di pace con tutti i partecipanti e la presentazione del patto “Trieste Capitale europea per la pace” quale città porto e golfo laboratorio di pace. “Trieste Capitale europea per la pace” – viene precisato – sarà dedicato ad alcune decine di uomini e donne di spiccata sensibilità intellettuale e culturale dell’area di Trieste e delle terre confinanti, in primis Aurelia Gruber Benco e Boris Pahor, che tanto si sono dedicati agli ideali di pace e convivenza tra i popoli.

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