Benedetto XVI: mons. Perego (Cemi), “ci lascia un ricco magistero sulle migrazioni”

“Il Magistero che Papa Benedetto XVI ci lascia sulle migrazioni è ricco, soprattutto negli otto Messaggi delle Giornate mondiali per il migrante e il rifugiato negli anni del suo Pontificato (2005-2013)”, a partire da quello del 2006, “dove definisce le migrazioni ‘segno dei tempi’”. Lo dichiara mons. Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio e presidente della Cemi e della Fondazione Migrantes. “Le prospettive, in cui si muove il suo Magistero sul tema delle migrazioni – ricorda il presule –, sono state riassunte dallo stesso Benedetto XVI nell’enciclica Caritas in veritate (2009), al n. 62 : ‘Un altro aspetto meritevole di attenzione, trattando dello sviluppo umano integrale, è il fenomeno delle migrazioni. È fenomeno che impressiona per la quantità di persone coinvolte, per le problematiche sociali, economiche, politiche, culturali e religiose che solleva, per le sfide drammatiche che pone alle comunità nazionali e a quella internazionale. Possiamo dire che siamo di fronte a un fenomeno sociale di natura epocale, che richiede una forte e lungimirante politica di cooperazione internazionale per essere adeguatamente affrontato. (…) Ogni migrante è una persona umana che, in quanto tale, possiede diritti fondamentali inalienabili che vanno rispettati da tutti e in ogni situazione”. Sono prospettive, osserva mons. Perego, “che si muovono nella tradizione del Magistero e dell’azione sociale della Chiesa, ribadite anche nell’Angelus della domenica 10 gennaio 2010 (dopo i fatti di Rosarno) e del Messaggio per la Giornata mondiale delle migrazioni (16 gennaio 2011), dal titolo: ‘Una sola famiglia umana’. Un messaggio che riprende il tema del diritto di migrare, già affermato da Giovanni XXIII nell’enciclica Mater et Magistra (n. 30) e ribadito da Paolo VI nell’enciclica Octogesima Adveniens (n. 17), e al tema di una fraternità universale che chiede di leggere l’accesso e la destinazione dei beni dentro la prospettiva di una cittadinanza universale: tema approfondito poi da Papa Francesco nell’enciclica Fratelli tutti”. L’ultimo messaggio per la Giornata mondiale dei migranti e rifugiato, del 2013, Papa Benedetto XVI lo ha dedicato al tema “Migrazioni: pellegrinaggio di fede e di speranza”, in concomitanza con le celebrazioni del 50° anniversario dell’apertura del Concilio ecumenico vaticano II e del 60° della promulgazione della Costituzione apostolica Exsul familia. “Fede e speranza – scriveva Benedetto XVI – formano un binomio inscindibile nel cuore di tantissimi migranti, dal momento che in essi vi è il desiderio di una vita migliore, unito molte volte alla ricerca di lasciarsi alle spalle la «disperazione» di un futuro impossibile da costruire”. “La sua morte ci consegna questa fede e questa speranza dei migranti per costruire con loro il nostro futuro, come ha ripetuto Papa Francesco nel Messaggio per la Giornata dei migranti e dei rifugiati di quest’anno. Un Magistero che continua”, conclude mons. Perego.

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