Benedetto XVI: mons. Migliavacca (Arezzo-Cortona-Sansepolcro), “nella messa e nel Te Deum il ringraziamento al Signore per questo grande pastore della Chiesa”

“Stasera ricorderò la sua figura di grande Pastore della Chiesa universale durante la S. Messa che celebreremo in Cattedrale alle ore 18. Il nostro Te Deum, il grande inno di ringraziamento al Signore che intoneremo alla fine della celebrazione assumerà questa sera un significato ancora più particolare: sarà uno speciale ringraziamento al Signore per il dono che ha fatto alla Chiesa e al mondo di un grande Pastore e di un grande Pontefice”. Così mons. Andrea Migliavacca, vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. La celebrazione eucaristica potrà essere seguita in diretta in tv su Telesandomenico in tutta la Toscana sul canale 85 e in streaming sul sito internet www.tsdtv.it/live. Il vescovo, inoltre, invita i parroci al suono delle campane a morto in tutte le parrocchie nella giornata di oggi e al ricordo nella preghiera del Papa emerito nella messa di questa sera.
La diocesi toscana è particolarmente legata a Papa Benedetto XVI il quale il 13 maggio 2012 venne in visita pastorale ad Arezzo e a Sansepolcro, e celebrò la messa al Parco “Il Prato”. “Le parole pronunciate da Benedetto XVI nella sua omelia – ricorda Migliavacca – sono per noi un prezioso lascito”. Il Papa durante l’omelia sottolineò: “Oggi mi accoglie un’antica Chiesa, esperta di relazioni e benemerita per l’impegno nei secoli di costruire la città dell’uomo a immagine della Città di Dio. In terra di Toscana, la comunità aretina si è infatti distinta molte volte nella storia per il senso di libertà e la capacità di dialogo tra componenti sociali diverse. Venendo per la prima volta fra di voi, il mio augurio è che la Città sappia sempre far fruttificare questa preziosa eredità. […] La Città di Arezzo riassume, nella sua storia plurimillenaria, espressioni significative di culture e di valori. Tra i tesori della vostra tradizione, c’è la fierezza di un’identità cristiana, testimoniata da tanti segni e da devozioni radicate, come quella per la Madonna del Conforto”.

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