Mons. Oleksandr Yazlovetskiy, vescovo ausiliare di Kiev-Zhytomyr e presidente della Caritas-Spes: “Chiederei con fervore alle persone di buona volontà e alle persone di fede di accogliere questo messaggio del Papa e rispondere alla sua proposta di vivere questa giornata in preghiera e soprattutto in digiuno. Noi qui, in questa terra, sentiamo i frutti e le conseguenze di questo corale sforzo nel chiedere a Dio il dono della pace”.
“Nel grande contesto del cambiamento d’epoca che tutti stiamo vivendo, nell’imminenza del Giubileo diventa necessaria e improrogabile una rilettura del senso pastorale da attribuire alla presenza sul territorio da parte della diocesi di Roma”. È quanto si legge nel Motu proprio “La vera bellezza”, con cui il Papa abolisce il settore centro della diocesi.
Il Sudan è scosso da una guerra civile cruenta iniziata il 15 aprile 2023. In totale sono 10 milioni gli sfollati, di cui 2 milioni nei Paesi limitrofi, soprattutto in Ciad e Sud Sudan. Le stime dei morti vanno da 20.000 a 150.000. Oltre 25,6 milioni di persone hanno bisogno di aiuti umanitari, costantemente sotto finanziati dai donatori internazionali. Caritas italiana sta intervenendo nell’ambito di una rete internazionale delle Caritas.
Presentato a Ginevra, dall’Ufficio dell’Alto commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite, il rapporto trimestrale sullo stato dei prigionieri di guerra russi e ucraini. Resoconti dettagliati e coerenti di torture o gravi maltrattamenti, percosse, scosse elettriche, soffocamento, taser, posizioni di stress prolungate, privazione del sonno, morsi di cane, finte esecuzioni, privazione sensoriale, minacce, trattamenti degradanti e umiliazioni.
“Disposizioni urgenti in materia di ingresso in Italia di lavoratori stranieri, di tutela e assistenza alle vittime di caporalato, di gestione dei flussi migratori e di protezione internazionale, nonché dei relativi procedimenti giurisdizionali”. È il titolo del decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri.
Almeno 200 missili balistici sono stati lanciati dall’Iran, molti dei quali sono stati abbattuti dalla difesa aerea israeliana, mentre alcuni sono caduti a Tel Aviv, vicino al Mar Morto, nel sud e nella regione di Sharon. Le testimonianze raccolte dal Sir a Gerusalemme, di padre Faltas, e di fratel Curran, a Betlemme.
In Italia sono 914.860 le studentesse e gli studenti con cittadinanza non italiana, l’11,2% del totale degli iscritti, di cui il 65,4% è nato in Italia. Sono i dati che hanno fatto da sfondo all’incontro di oggi a Roma promosso da Save the Children su “Diritto e diritti di cittadinanza: quale spazio per i bambini e le bambine?” per chiedere una riforma della legge sulla cittadinanza, che risale al 1992.
Performanti, veloci, solidi e multitasking. È il profilo antropologico richiesto dalla società contemporanea, anche se spesso emergono segnali di affanno e fragilità, che in alcuni casi si avvitano in rovinose situazioni limite. Una criticità che il cinema ha colto molto bene e sta declinando con soluzioni narrative diverse, anche con provocazioni di senso. È il caso di “Joker: Folie à Deux” di Todd Phillips.
Parla mons. César Essayan, vicario apostolico dei Latini nel Libano: “Si sta male, veramente male. La gente è stanchissima. Gli sfollati sono più di 120.000. Molti hanno trovato rifugio nelle scuole o nelle strutture. Molti però vivono ancora per le strade”.
TOUFIC “Il villaggio cristiano di Deir Mimas colpito dalle bombe”
I direttori delle riviste missionarie italiane, riunite nella Federazione stampa missionaria italiana, propongono una riflessione corale all’inizio del Mese missionario. Il testo prende spunto dal Messaggio di Papa Francesco per la Gmm del 20 ottobre – il cui slogan è “Un banchetto per tutte le genti” – si ricollega al cammino sinodale intrapreso dalla Chiesa universale. L’impegno di ciascun credente di annunciare il Vangelo all’umanità del terzo millennio.
“La scelta segnala l’urgenza: lo stile della comunicazione non può prescindere dalla virtù della mitezza. In un tempo segnato da logiche conflittuali e divisive, non si può perdere l’obiettivo di fondo che rimane quello di mettere in comune, generando comunione e condivisione”. È il commento di Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio nazionale della Cei per le comunicazioni sociali, al tema della 59ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali.
“La comunicazione deve aiutare a fare incontrare le persone e i popoli. Invece assistiamo a una comunicazione aggressiva e violenta, come sui social. Stiamo mettendo a rischio la democrazia, perdendo la capacità di dialogo”. Così don Fabio Pasqualetti, decano della Facoltà di Scienze della comunicazione sociale dell’Università pontificia salesiana, commenta il tema della 59ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali.
Una “frattura strutturale”, destinata ad essere aggravata dall’autonomia differenziata, che in sanità “legittimerà normativamente il divario Nord-Sud”. Il presidente della Fondazione Gimbe definisce così la mobilità sanitaria che nel 2022 ha visto oltre mezzo milione di pazienti in fuga dal Sud verso il Nord. “Si rischia di innescare un circolo vizioso di inefficienza”, avverte. “Occorre potenziare l’offerta di servizi nel Meridione”, investire sul personale sanitario e rendere di nuovo attrattivo il Ssn.
Ad un primo sguardo, si ha l’impressione di trovarsi davanti ad una piccola navetta spaziale monoposto, una scintillante capsula aerodinamica dall’aspetto marcatamente avveniristico, come fosse pronta a spiccare il volo verso il futuro, verso nuove speranze per l’umanità. Ma è solo un’illusione. Perché, in realtà, “Sarco” – termine piuttosto tetro con cui l’hanno denominata i suoi ideatori, – è una macchina capace soltanto di dare la morte, un dispositivo progettato e realizzato per attuare il suicidio assistito.
La tentazione diabolica non produce le sue devastanti conseguenze se la nostra volontà umana, con l’aiuto di Dio, si impegna a resisterle. Noi, infatti, siamo liberi di accettare o di respingere le suggestioni del demonio. E Dio, da parte sua, tra i diversi aiuti, ci dà la possibilità di sapere distinguere quello che ci suggerisce Lui e quello che ci suggerisce il demonio.
Un intervento di speranza e di impegno quello che il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano ha pronunciato ieri al Summit of the Future, il vertice del futuro che si sta tenendo a New York in occasione della 79ª Sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
“Il Papa vuole aprire a tutto il mondo: ci sono troppi conflitti e divisioni, e il Santo Padre vorrebbe portarci a dialogare gli uni con gli altri”. Lo ha spiegato il card. Kevin Farrell, presidente del Dicastero per i Laici, la famiglia e la vita.
“Condividete con mitezza la speranza che sta nei vostri cuori (cf. 1Pt 3,15-16)” è il tema della 59ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, che si celebrerà nel 2025, e che “pone l’attenzione sul fatto che oggi troppo spesso la comunicazione è violenta, mirata a colpire e non a stabilire i presupposti per il dialogo”.
Il porporato ha fatto della speranza il “filo rosso” della sua introduzione al Consiglio permanente della Cei, in corso a Roma fino al 25 settembre. Tra le proposte, la riforma della Cei e una “Camaldoli per l’Europa”.
“Non è il tempo delle inutili strumentalizzazioni e delle polemiche infinite”. Mons. Mario Toso, vescovo di Faenza-Modigliana, guida una diocesi duramente colpita dall’ultima alluvione e dalle precedenti. La Chiesa si è subito mobilitata con la reazione della Caritas e l’azione coordinata delle parrocchie per assistere i volontari offrendo più di 500 pasti.
Cresce il livello di scontro al confine tra Israele e Libano tra l’esercito israeliano e le milizie Hezbollah. Paura nei diversi luoghi santi dell’area come Cafarnao, Tabga, Magdala, le Beatitudini e Tiberiade. Le parole del vicario patriarcale per Israele: “Se cesserà la guerra a Gaza finiranno anche le ostilità anche al confine tra Israele e Libano”. L’appello per la liberazione degli ostaggi israeliani a Gaza.
Una ragazza con molte fragilità, da soccorrere e aiutare. Questo il profilo tratteggiato dalla psicologa psicoterapeuta Emdr practitioner. “Fino alla fine – spiega – Chiara ha voluto negare a sé stessa l’esistenza del bambino che cresceva in lei”, ma il momento del parto “ha rappresentato la resa dei conti. Quando il figlio ha preso forma reale davanti ai suoi occhi ha dovuto ‘eliminarlo’”.
Si stima che le persone affette da demenza siano nel nostro Paese un milione 200mila, di cui la metà colpita dall’Alzheimer. Meno del 50%, viene preso in carico dai centri specializzati. “Questo significa che ancora un’alta percentuale di persone non è seguita” in strutture specializzate, commenta il professor Camillo Marra, direttore della Clinica della Memoria del Gemelli di Roma.
“Vicinanza e solidarietà” alle tantissime persone sfollate a causa dell’alluvione e delle esondazioni in Emilia Romagna e nelle Marche. È quanto esprime il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, invitando tutte le comunità parrocchiali a farsi prossime e a pregare per quanti stanno vivendo questa nuova sofferenza.
A settembre decollano nuove serie tra Tv lineare e piattaforme. In evidenza “Kostas” su Rai Uno, diretta da Milena Cocozza e targata Palomar, dai primi romanzi del ciclo dedicato al commissario ateniese Kostas Charitos uscito dalla penna di Petros Markaris. A interpretare il cosiddetto “Montalbano greco” è Stefano Fresi. Cambio di genere con “Emily in Paris”, rom-com tra i prodotti di punta di casa Netflix che porta la firma di Darren Star: per la quarta stagione Roma è la coprotagonista in un valzer di luoghi senza tempo e stereotipi culturali.