Il Covid-19 ha innescato una situazione sanitaria ed economica senza precedenti. L’Unione europea ha predisposto una strategia, denominata Next Generation Eu, che porterebbe in Italia oltre 200 miliardi. Per il nostro Paese ora si apre una lunga e difficile fase attuativa che richiede responsabilità politica, obiettivi condivisi, azioni concertate… Ci sono abbondanti finanziamenti per far ripartire l’economia, per la digitalizzazione, le attività produttive e l’occupazione, l’efficienza energetica, la mobilità. E c’è in gioco il futuro del Paese.
“In occasione del suo insediamento come 46° Presidente degli Stati Uniti d’America, rivolgo cordiali auguri e l’assicurazione delle mie preghiere affinché Dio Onnipotente le conceda saggezza e forza nell’esercizio del suo alto ufficio”. Lo afferma Papa Francesco nel messaggio inviato al neo presidente statunitense Joe Biden.
“In questo tempo di gravi disagi è ancora più necessaria la preghiera perché l’unità prevalga sui conflitti”. Così il Papa, durante l’udienza di oggi, ha commentato la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Al termine, un appello per “un mondo senza armi nucleari”.
“La vita di una persona anziana o di un malato grave non vale meno di quella di un giovane o di una persona sana”. Occorre essere “in condizioni di poter curare tutti senza distinzioni, e nel migliore dei modi”. Parla padre Virginio Bebber, presidente dell’Aris, commentando il Messaggio del Papa per la Giornata mondiale del malato.
“Gli strumenti più utilizzati per porsi in relazione con gli altri sono rispettivamente WhatsApp/Telegram (utilizzati per questo scopo specifico dal 56,0% dei rispondenti) e le e-mail (54,0%), dispositivi digitali ampiamenti utilizzati anche per collaborare e favorire la partecipazione”. Lo rileva un’indagine condotta da una équipe multidisciplinare composta da diversi docenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore per focalizzare le relazioni sociali al tempo dei personal media nel contesto delle parrocchie.
Una ricerca multilaterale ed ecumenica su tematiche etiche come usura, schiavitù, libertà di religione, rapporto Stato-Chiesa e il coinvolgimento delle fedi religiose nelle guerre. Ma anche un esame approfondito sul rapporto delle Chiese con alcune delle pagine più buie della storia mondiale. Apartheid, nazismo, dittatura militare sudamericana, colonialismo. Sono i due volumi sul “Discernimento morale” presentati a Ginevra dalla “Commissione Fede e Ordine”, del Consiglio mondiale delle Chiese (Wcc). Sono frutto di un lungo lavoro ed opera di esperti, teologi e storici di 14 tradizioni cristiane diverse.
A venticinque anni dalla legge n. 109/96 per l’uso sociale dei beni confiscati, benché non manchino criticità e siano necessari “interventi indifferibili e urgenti” per migliorare la normativa, i beni confiscati possono rappresentare un’“opportunità di impegno responsabile per il bene comune”, come recentemente ha sottolineato il presidente di Libera, don Luigi Ciotti.
A Lamezia, nell’immobile confiscato al clan Turcasio, opera “Pensieri e parole” affidata alla Comunità Progetto Sud. La tenacia, la fede e il desiderio di cambiare la difficile parabola del territorio di don Giacomo Panizza hanno permesso che, in questo luogo, al centro della Calabria, si dischiudessero degli “spazi sociali e di legalità”, come i protagonisti li definiscono.
Il 19 gennaio Conte parla a Palazzo Madama dove i numeri delle forze che sostengono attualmente il governo hanno margini molto più ridotti che alla Camera. Per la fiducia, comunque, non è richiesta la maggioranza assoluta, è sufficiente che i Sì siano più dei No. Resta da vedere a quale quota si assesteranno i consensi all’esecutivo senza i senatori di Italia Viva e se ci saranno altri apporti dopo l’appello del premier.
“Con la proclamazione di Procida capitale italiana della cultura 2022 viene riconosciuto tutto un percorso che l’isola ha compiuto nei secoli, anche grazie alle radici culturali e spirituali che hanno contribuito a mantenere Procida aperta al mondo e all’inclusione”. Lo dice don Raffaele Ponticelli, vice decano del 1° Decanato della diocesi di Napoli, a cui appartiene Procida.
Spalancato dal Concilio, il soffio ecumenico ha, negli ultimi decenni, spinto in avanti i passi della Chiesa, ha pervaso il Magistero e il Ministero degli ultimi Pontefici e si è affermato quale concreto elemento di speranza. E la speranza è virtù dinamica, in grado di dare respiro a ogni cammino, pure nei tornanti più insidiosi. Pur se incoraggiante e progressivo, il percorso ecumenico non è infatti privo di difficoltà; e questo richiede, accanto al coraggio pastorale, lo sforzo di una ricerca teologica attenta a valorizzare il patrimonio della dottrina, lasciando spazio al germogliare di nuovi frutti.
Manaus sta vivendo giornate drammatiche, che soli i numeri, pure significativi (oltre 200 inumazioni al giorno di media negli ultimi 4 giorni) non spiegano abbastanza. Ospedali saturi, persone che muoiono in casa, o non ricevono un adeguato trattamento perché è finito l’ossigeno. Per alcune ore, venerdì scorso, si è temuto di dover trasferire in un’altra città i bambini nati prematuri, neppure a loro era garantito l’ossigeno.
Non un muro fisico, come quello tanto invocato da Donald Trump, ma un “muro umano”, costituito dall’esercito e della polizia del Guatemala. Rischia di finire con una detenzione e un’espulsione di massa la prima carovana dell’era Biden. Uno stop che arriva durante la prima tappa del lungo e disperato cammino verso gli Stati Uniti.
Da Venezia a Messina, passando da Roma e Faenza. Rabbini e vescovi, esperti di ecumenismo e dialogo animeranno una serie di iniziative di confronto e approfondimento. Gran parte degli appuntamenti si svolgeranno utilizzando le piattaforme online di YouTube, Facebook e Zoom. In alcuni casi, hanno partecipato anche gli studenti delle scuole.
La XXXII Giornata “vuole essere un grande segno per tutti: c’è una fraternità universale che si può scoprire solo nell’incontro tra diversi. Siamo diversi ma siamo tutti fratelli e sorelle di un’unica grande famiglia umana”, spiega al Sir il presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo della Cei.
Sacerdote della diocesi di Milano, don Gianluca Bernardini è il nuovo presidente dell’Acec. Subentra a don Adriano Bianchi e guiderà l’associazione per i prossimi quattro anni. “Il settore cinematografico – spiega – è in crisi fortissima, il post-Covid chiederà anche una risposta valoriale”.
La Presidenza della Cei ha deciso lo stanziamento di 500mila euro dai fondi otto per mille, che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica, come prima forma di aiuto alle vittime del terremoto che ha colpito l’Indonesia. La somma è destinata a far fronte ai beni di prima necessità attraverso Caritas Italiana, che da anni lavora in Indonesia con la Caritas locale e altri partner.
La stampa cattolica serve “a costruire un orizzonte di senso. A vedere e raccontare cose che altri non vedono”. È quanto scrive Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero vaticano per la Comunicazione, nell’editoriale del settimanale della diocesi di Rieti, “Frontiera”, che dopo 5 anni torna in edicola “nonostante la crisi dei giornali”.
“Ci attendono mesi difficili in cui ricostruire le nostre comunità. Per questo, lo sguardo deve puntare a uscire dall’emergenza sanitaria e alle fondamenta di una nuova stagione che non lasci indietro nessuno”. Lo ha detto questa mattina il card. Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana, tornato a Roma nel suo ufficio dopo essersi rimesso dalla malattia per il Covid-19 – VIDEO
In Italia l’apertura delle scuole superiori in presenza, almeno parzialmente, è a macchia di leopardo: ogni Regione ha stabilito una data. Intanto, in molte città gli studenti protestano reclamando il diritto di lezioni a scuola. Delle difficoltà che stanno vivendo in questi tempi i ragazzi parliamo con la segretaria del Movimento studenti di Azione cattolicadi Bergamo, Chiara Beretta.
Si è aperto il 13 gennaio il processo Rinascita-Scott contro alcune potenti cosche della ‘ndrangheta calabrese. Al Sir, don Francesco Carlino, parroco nella Locride, parla dell’attesa della gente e dell’impegno nel contrasto alla malavita. La speranza in una Chiesa ancora più coraggiosa e l’idea di un Sinodo regionale per dare al fenomeno della ‘ndrangheta una risposta collettiva e culturale.
I nostri missionari ci scrivono. Padre Tonino Pasolini: “Qua la distanza sociale è di due metri. Con la radio siamo impegnati per gli annunci di servizio pubblico sulla pandemia. Le nostre restrizioni sono simili a quelle che avete voi. Tutte le scuole rimangono chiuse. Tutte le chiese e le moschee sono chiuse. Tutti i confini sono chiusi”, dice il missionario cesenate. Con la radio “Rafforziamo le pratiche sicure. Combattiamo la paura. Soprattutto, combattiamo notizie false e informazioni distorte”.