In un anno di pandemia, 35 milioni di italiani hanno avuto problemi a utilizzare servizi e prestazioni sanitarie per patologie non-Covid. In particolare, le cancellazioni e rinunce hanno coinvolto circa 10 milioni di persone. È il quadro che emerge dalla ricerca della Fondazione Italia in salute, intitolata “Gli italiani e il Covid-19. Impatto socio-sanitario, comportamenti e atteggiamenti della popolazione italiana”, realizzata da Sociometrica, per quantificare su scala nazionale le conseguenze dell’epidemia sul sistema sanitario impegnato nelle patologie non-Covid.
Non ha dubbi Roberto Cauda, ordinario di malattie infettive all’Università Cattolica e direttore dell’Unità di malattie infettive del Policlinico Agostino Gemelli Irccs di Roma, commentando la sospensione precauzionale immediata delle somministrazioni di vaccino Johnson&Johnson ieri negli Usa dopo 6 casi di trombosi (uno letale) su 7 milioni di vaccinati. Una doccia fredda sulla campagna vaccinale mentre ieri sono arrivate in Italia le prime 184mila dosi del siero Usa.
Papa Francesco ha dedicato l’udienza di oggi alla Chiesa come “scuola di preghiera”. “Non si può crescere senza momenti di crisi”, ha spiegato, mettendo in guardia dalla “preghiera pagana”.
“Siamo nella stessa barca e dobbiamo remare insieme nella tempesta di questo tempo”. È l’augurio che mons. Ambrogio Spreafico, presidente della commissione Cei per l’ecumenismo e il dialogo, rivolge quest’anno ai musulmani in Italia che da oggi fino al 12 maggio stanno vivendo il mese benedetto del Ramadan.
Sono stati rapiti a Port-au-Prince, capitale di Haiti, cinque preti, due religiose e tre familiari di un sacerdote. Due sono di nazionalità francese. Haiti è afflitta in questi ultimi anni da un aumento esagerato di violenza e sequestri-lampo a scopo di riscatto. L’appello al Sir di monsignor Launay Saturné, arcivescovo di Cap-Haïtien e presidente della Conferenza episcopale haitiana.
La Conferenza dei vescovi di Francia e la Conferenza dei religiosi e delle religiose di Francia esprimono la “profonda preoccupazione per il rapimento di sette persone ad Haiti” e “chiedono ai rapitori di liberare gli uomini e le donne di pace che hanno rapito e di non aggiungere ulteriore odio dove già esistono povertà e insicurezza”.
“Profondo dolore ma anche rabbia per la situazione disumana in cui ci troviamo da più di un decennio. Non ne possiamo più”. Lo afferma padre Gilbert Peltrop, segretario generale della Conferenza haitiana dei religiosi e delle religiose (Chr) appena appresa la notizia del rapimento di 5 preti e 2 religiose.