Le Acli di Roma e provincia e la parrocchia San Bonaventura da Bagnoregio con il sostegno del Cir (Consiglio italiano per i rifugiati) stanno portando avanti, presso i locali della parrocchia nel quartiere di Torrespaccata, un centro estivo dedicato in particolare ai bambini delle famiglie ucraine rifugiate a Roma e ai figli delle famiglie fragili del territorio. Questa mattina c’è stata una visita speciale del presidente del Municipio Roma VII, Francesco Laddaga, e della presidente delle Acli di Roma, Lidia Borzì. Ad accompagnarli, il parroco di San Bonaventura, don Stefano Cascio, e Giulia Di Gregorio, responsabile area welfare delle Acli di Roma.
È arrivata a Odessa la carovana della pace, organizzata dal coordinamento #stopthewarnow e alla quale ha aderito anche la Cei. Il convoglio, composto da 15 mezzi, è sostenuto da una delegazione di 50 persone in rappresentanza di 175 organizzazioni della società civile italiana ed ha portato 40 tonnellate di beni di prima di necessità per la popolazione.
“Desidero esprimere la mia vicinanza ai familiari e alle consorelle di suor Luisa Dell’Orto, Piccola sorella del Vangelo di Charles de Foucauld, uccisa ieri a Port-au-Prince, capitale di Haiti. Da vent’anni suor Luisa viveva là, dedita soprattutto al servizio dei bambini di strada. Suor Luisa ha fatto della sua vita un dono per gli altri fino al martirio”. Lo ha detto ieri il Papa dopo la recita dell’Angelus in Piazza San Pietro.
Da un’analisi sintetica dei dati emerge che oltre alle caratteristiche personali dei candidati, sempre molto rilevanti sul territorio, ha giocato un ruolo decisivo la capacità degli schieramenti di presentarsi agli elettori in modo unitario. Si conferma che sia il centro-sinistra che il centro-destra vincono quando riescono a realizzare una convergenza di elettorati che in alcuni casi può anche prescindere da alleanze formali tra partiti.
“Non c’è cosa più incoraggiante per i figli che vedere i propri genitori vivere il matrimonio e la famiglia come una missione, con fedeltà e pazienza, nonostante le difficoltà, i momenti tristi e le prove”. Così il Santo Padre nell’omelia della messa per il X Incontro mondiale delle famiglie.
GIULIETTI “Per sostenere la famiglia ripartire dall’educazione dei giovani all’affettività”
Un pellegrinaggio a piedi lungo l’isola di Lampedusa. “Sulla stessa barca”, è il titolo di questo incontro promosso dall’Ufficio Cei per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, insieme ai leader delle principali Comunità islamiche. Partiti ieri sera dal porto di Trapani, questa mattina all’alba i partecipanti sono sbarcati sull’isola con in mano una gerbera, per rendere omaggio nel cimitero dell’isola ai migranti che hanno perso la vita sulla rotta di questo mare.
La necessità di “ricordare al mondo le ragioni della pace”. E poi ancora quelle dell’umanità, della difesa dei diritti, del bene comune. Ad un mese dalla diffusione dall’Arsenale della pace di Torino della lettera-appello che Ernesto Olivero ha firmato insieme ai componenti della Fraternità del Sermig, i motivi per tornare su quel testo ci sono ancora tutti: la guerra Russia-Ucraina continua a seminare morti e dolori, il mondo sembra abbia quasi smarrito il senso del bene e del male, la necessità di strade di solidarietà ben tracciate è ancora più forte. Il Sir è andato a trovare Olivero proprio al Sermig per tornare su quella lettera e rilanciarne contenuti e ispirazioni.
Papa Francesco ha concluso il Festival delle famiglie – primo atto del decimo incontro mondiale delle famiglie, in corso a Roma fino al 26 giugno – con un ampio discorso dedicato alla bellezza della vita familiare, emersa dalle cinque testimonianze di altrettante famiglie salite sul palco dell’Aula Paolo VI, alla presenza di circa 4.500 persone.
Nei servizi di Caritas Libano ora arrivano i nuovi poveri, i lavoratori libanesi, che a causa di una inflazione al 138% sono costretti a fare i conti con prezzi dei beni alimentari saliti fino al 500% e la caduta del potere di acquisto dei salari del 90%. Ogni due giorni c’è un caso di suicidio perché la gente non arriva a fine mese, mentre le tensioni tra rifugiati siriani e libanesi sono alle stelle. Parla padre Michel Abboud, presidente di Caritas Libano, tra i relatori al 42° Convegno nazionale delle Caritas diocesane in corso a Rho (Milano).
La fame come arma: la guerra in Ucraina sta mettendo in evidenza la vulnerabilità di tante zone di crisi del mondo, in particolare in Medio Oriente e Africa. Il blocco delle spedizioni di grano e cereali dai porti del Mar Nero, causato dall’invasione russa, sta provocando la riduzione delle scorte e il conseguente allarme fame. Forte la condanna dell’Alto rappresentante per la politica estera, Josep Borrell, nei confronti della Russia: “Usare la fame come arma contro il resto del mondo è un vero crimine di guerra”. Questo blocco, per Borrell, potrebbe provocare “possibili carestie nei Paesi del Sud del mondo”.
La Giornata mondiale delle famiglie è un sogno grande, un appuntamento concreto capace di rendere possibile qualcosa che appare inimmaginabile di fronte alla frenesia quotidiana delle nostre micro società domestiche. Un’occasione capace di riunire migliaia di micro mondi in una stessa piazza, alla stessa ora, nella medesima città, sotto lo stesso Cielo, puntando lo sguardo verso lo stesso Dio, sembra un sogno.
Raccomandazioni semplici quelle fatte ai coniugi da Papa Francesco, ma che si radicano in un amore che non cede alla tentazione della routine, della tristezza, dello scoraggiamento. Un amore che ha il coraggio di essere “per sempre”, fecondo, generativo, pervasivo e contagioso. Un amore che fonda la Chiesa come famiglia di tante famiglie, chiese domestiche. Un amore che, tutt’altro che sdolcinato e languido, è capace di vincere la morte.
Giorno di lutto oggi a Leopoli dove un immenso corteo di scout ha sfilato per le strade della città per rendere omaggio a due soldati volontari morti sul fronte. I loro nomi sono Artemy Dimid e Nazar Gladky ed avevano rispettivamente 27 e 22 anni. Negli ultimi due giorni, gli attacchi da parte dei russi si stanno intensificando soprattutto nella regione a Sud di Odessa e ad Est al confine con il Donbass.
“L’ultimo episodio di un lungo romanzo iniziato tanto tempo fa. Finisce un libro, fra poco ne inizieranno tanti altri”. Così lo scrittore e insegnante romano Eraldo Affinati definisce gli esami di Stato che prendono il via domani per circa 500mila studenti ai quali, da vero educatore, dedica un consiglio e un augurio.
“La terra è creata ed affidata all’umanità come un giardino: l’immagine biblica suggerisce il compito degli uomini di esserne i custodi e i coltivatori, con la responsabilità di trasmetterlo alle generazioni future”. È quanto si legge nel Messaggio della Cei per la Giornata del ringraziamento, che si celebra il 6 novembre.
Durante il Festival “The beauty of family”, che domani in Aula Paolo VI inaugurerà il decimo Incontro delle famiglie, in programma a Roma dal 22 al 26 giugno, è previsto un collegamento con alcune famiglie riunite in una parrocchia di Kiev, con il parroco don Pedo Zafra, di origini spagnole, rimasto sempre accanto alle famiglie colpite dalla guerra in corso. Lo ha reso noto don Walter Insero, direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Roma, nella conferenza stampa di presentazione dell’evento, a cui parteciperà Papa Francesco, che arriverà intorno alle 18.45 e pronuncerà un discorso conclusivo.
Dopo molte settimane da quel tragico 24 febbraio, in Russia ormai si avvertono le conseguenze economiche del conflitto. Ma cosa succede davvero nel Paese di Putin? Le parole di fra’ Cavallero, parroco del Sacratissimo Cuore di Gesù, una delle sei parrocchie cattoliche della città.
Si tratta di “un luogo sicuro, colorato, liberato dalla macerie belliche e raggiungibile con un percorso sminato dove i bambini possono trascorrere le giornate in un ambiente il più possibile sereno, con educatori, animatori e personale specializzato per affrontare la sindrome da stress post traumatico”.
La pandemia, la guerra in Ucraina, le disparità di trattamento tra profughi, le nuove sfide per ripensare l’impegno della carità nella Chiesa, la Giornata mondiale del rifugiato che si celebra oggi, il Sinodo della Chiesa italiana. Questi i temi che hanno fatto da sfondo alla prima giornata di lavori del 42° Convegno nazionale delle Caritas diocesane, che vede riuniti 540 delegati a Rho (Milano), dal 20 al 23 giugno.
Le legislative d’Oltralpe lasciano il presidente francese senza la maggioranza assoluta per governare. Il leader di Ensemble! dovrà cercare alleati nella destra gollista, mentre esultano Mélenchon e Le Pen per l’eccellente risultato emerso dalle urne. Altissima l’astensione, grande volubilità dell’elettorato. Quali i riscontri sul piano interno e in sede europea? Le fatiche delle democrazie liberali rafforzano i populisti antisistema e rincuorano Vladimir Putin.
Si è chiusa ieri a Rondine, cittadella della pace, la VI edizione del Festival internazionale del conflitto di Rondine, YouTopic Fest sul tema “La complessità è un alibi? La sfida del passo possibile”.
Sulla copertina del volume “La Chiesa nel digitale” di Fabio Bolzetta, la cui prefazione è scritta da Papa Francesco, c’è un QR Code che collega a un portale, dove ci saranno contenuti sempre aggiornati.
Quella che le statistiche indicano come la più grave siccità degli ultimi 70 anni sta provocando gravi conseguenze in agricoltura e nel settore idroelettrico. Forte l’impatto anche sulle biodiversità. Ne abbiamo parlato con la presidente del Consorzio di Bonifica Terre dei Gonzaga in Destra Po che gestisce un territorio di circa 55mila ettari.
“È importante vedere le città mezze distrutte, parlare con le persone segnate dalla guerra. Questa è l’Ucraina e vederla, cambierà la loro prospettiva”. È don Roman Krat, parroco della cattedrale cattolica latina di Odessa, a raccontare al Sir come il popolo ucraino sta seguendo oggi la visita di Mario Draghi, Emmanuel Macron e Olaf Scholz.
Il Senato ha approvato in via definitiva la riforma dell’ordinamento giudiziario e del Consiglio superiore della magistratura, che completa il trittico di interventi sul pianeta giustizia (la cosiddetta “riforma Cartabia”, dal nome del ministro guardasigilli) che aveva già visto il varo delle riforme del processo penale e del processo civile. Vediamo in sintesi i punti principali.
Gli effetti della pandemia e ora l’impatto della guerra in Ucraina sui prezzi del cibo hanno fatto salire a 27 milioni le persone in stato di bisogno. Recenti scontri tra i ribelli del M23 e l’esercito congolese rendono questo momento davvero critico per la sicurezza del Paese, con il conflitto che rischia di evolversi in una crisi più ampia.
Le enormi ricchezze naturali del Paese costituiscono al contempo la sua antica maledizione. Già a inizi ’900, con l’avvento dell’automobile, il Paese pagò con 10 milioni di morti le atrocità dello schiavismo belga legato alla domanda di linfa di gomma. La scoperta di giacimenti minerari nel distretto del Katanga mutò l’oggetto della predazione.
È invisibile il petrolio che, costantemente, da anni, fuoriesce dalle tubature che trasportano il greggio dai giacimenti della zona amazzonica. Accade nelle regioni interne del Perù, ma anche nel vicino Ecuador. Unica voce che si leva nel silenzio è quella della Chiesa.
“Il Mediterraneo è un luogo teologico tutto particolare che ci propone una modalità di pensiero affettivo, relazionale, dialogico, simbolico e, non ultimo, paradossale”, dice al Sir Giuseppina De Simone, coordinatrice del Biennio in Teologia fondamentale della Pftim sezione San Luigi.
Il volume scritto da Giovanni Spinoso e Claudio Turrini per Firenze University Press è il frutto di una minuziosa ricerca e, attingendo anche a documentazione finora inedita, scandisce anno dopo anno tutte le attività svolte dal “Sindaco santo”. La prefazione è del card. Bassetti.
È nel ricordo della piccola Maria Elena che mons. Luigi Renna, arcivescovo di Catania, ha voluto celebrare oggi la festa di san Vito, patrono di Mascalucia: “Davanti alla morte della piccola Maria Elena si è arrestato il desiderio di fare festa per san Vito, dopo due anni di pandemia, perché sappiamo che al Signore è più gradito un atto di solidarietà e di carità, che un giorno di festa”.
“Siamo grati a Papa Francesco per il suo odierno appello, che dimostra la sua vicinanza al martirio dell’Ucraina, come ha detto. È veramente un martirio”. Così don Taras Zheplinskyi, giornalista del Dipartimento dell’informazione della Chiesa greco-cattolica Ucraina, commenta a caldo l’appello lanciato oggi dal Santo Padre al termine dell’udienza generale.
I militari della giunta non cessano di appiccare il fuoco distruggendo interi villaggi e obbligando migliaia di persone a fuggire. Oggi alle 15.30, ora locale, anche la chiesa cattolica di St. Matthew è stata bruciata dalla giunta militare birmana. È una chiesa parrocchiale di Dognekhu, comune di Phruso, Stato di Kayah. A farlo sapere al Sir è padre Francisco Soe Naing, cancelliere della diocesi di Loikaw.
La Presidenza della Cei ha inviato ai vescovi una lettera per condividere alcuni consigli e suggerimenti relativi alle misure di prevenzione della pandemia. Tra questi l’indicazione di igienizzare le mani all’ingresso dei luoghi di culto e la possibilità di tornare ad utilizzare le acquasantiere. Ai ministri è consigliato di continuare ad indossare la mascherina e di igienizzare le mani prima di distribuire la Comunione.
“Un documento che offre ai pastori, agli sposi e a tutti coloro che lavorano nella pastorale familiare, una visione e una metodologia rinnovata della preparazione al sacramento del matrimonio e a tutta la vita matrimoniale”. Documento del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita.
“Per favore, non dimentichiamo il popolo martoriato dell’Ucraina in guerra!”. Lo ha detto, a braccio, il Papa, al termine dell’udienza di oggi, salutando i fedeli di lingua italiana: “Non abituiamoci a vivere come se la guerra fosse una cosa lontana”.