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Bielorussia-Polonia: Comece a Ue, “strumentalizzare la disperazione dei migranti ha conseguenze umane gravi e dannose e deve essere impedito”

foto SIR/Marco Calvarese

I vescovi dell’Ue chiedono “all’Unione europea e ai suoi Stati membri di sostenere la Polonia nell’affrontare questa sfida umanitaria alle sue frontiere, così come gli altri Paesi dell’Ue nella regione che potrebbero trovarsi di fronte a uno scenario simile. Approfittare e strumentalizzare la disperazione dei migranti e dei richiedenti asilo ha conseguenze umane gravi e dannose e deve essere impedito”. È quanto si legge in una dichiarazione pubblicata oggi dalla Commissione degli episcopati dell’Unione europea (Comece), in merito alla situazione umanitaria dei migranti e richiedenti asilo al confine tra Bielorussia e Polonia, facendo eco a quanto questa mattina anche il presidente dei vescovi europei (Ccee), mons. Gintaras Linas Grušas, aveva espresso al Sir, in un’intervista. “I vescovi dell’Unione europea – si legge nella dichiarazione della Comece – sono addolorati per la perdita di vite che questa tragedia ha già causato e pregano per le vittime e le loro famiglie. Ribadiamo che ogni essere umano deve essere trattato in modo umano. I migranti e i richiedenti asilo meritano il pieno rispetto della loro dignità e dei diritti fondamentali, indipendentemente dal loro status giuridico. Tutti dobbiamo mostrare il nostro sostegno concreto a quelle famiglie e individui che si trovano in condizioni di bisogno, migranti o in cerca di asilo, in particolare bambini, anziani e altre persone in una situazione di vulnerabilità”. A questo proposito, la Comece fa eco alle parole della Conferenza episcopale polacca, espresse in diverse occasioni negli ultimi mesi, che invitano ad “adottare un approccio innanzitutto umanitario alla crisi attuale”. La Comece esprime poi gratitudine alla Chiesa cattolica in Polonia e ad altre istituzioni e persone di buona volontà per “il loro sostegno materiale e spirituale” ai migranti. E lancia un monito forte all’Europa: “Non possiamo permettere che le persone muoiano ai nostri confini. Dovrebbero essere compiuti tutti gli sforzi possibili per evitare queste tragedie, oltre che per alleviare la sofferenza delle persone che hanno lasciato i loro Paesi a causa della guerra, della violenza o della mancanza di prospettive sociali ed economiche”. Nella dichiarazione i vescovi Ue parlano anche della situazione politica in Bielorussia: “La Comece condivide le preoccupazioni e la sollecitudine di Papa Francesco per le persone che soffrono in Bielorussia e chiede che prevalga la giustizia, incoraggiando l’Ue e la comunità internazionale a promuovere, attraverso il dialogo, una risoluzione pacifica delle tensioni in corso, nel rispetto della dignità umana e della legge”.

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