Imprese: Inps, nel 2020 calate del 2,33% le aziende attive rispetto al 2019. Giù del 2,08% le posizioni lavorative, -8,6% per i contributi

Nell’anno 2020 le imprese del settore privato non agricolo che sono risultate attive sono 1.614.243; rispetto al 2019 si osserva un decremento del 2,33% circa. Lo comunica oggi l’Inps nel suo Osservatorio sulle imprese.
Stando ai dati diffusi, a livello regionale, il maggior decremento si è verificato in Molise (-4,23%), seguito da Liguria (-3,99%) e Toscana (-3,71%). Le Regioni che hanno registrato la minor diminuzione sono Sicilia (-0,31%), Campania (-0,43%) e Calabria (-1,35%).
Il numero medio annuo di posizioni lavorative è risultato pari, nell’anno 2020, a 13.707.237, con un decremento di 2,08% punti percentuali rispetto all’anno precedente.
Sempre nell’anno 2020 la somma totale dei contributi annui è di circa 126 miliardi di euro, con una variazione percentuale pari a -8,3% rispetto all’anno precedente.
“Analizzando la serie storica del numero delle imprese attive dal 2011 al 2020 – spiega l’Inps –, si osserva una diminuzione fino al 2014, ed un andamento altalenante con una diminuzione più marcata dal 2019 al 2020”.
Spostando l’attenzione sui “posti di lavoro” (o “posizioni lavorative”) si osserva un andamento simile con una diminuzione più regolare dal 2011 al 2014 per assistere, successivamente, ad una inversione di tendenza con un aumento altrettanto regolare fino al 2019 ed una forte diminuzione nel 2020.
La Regione con la maggior presenza di imprese è la Lombardia, che presenta nel proprio territorio il 17,23% delle imprese, mentre quella con minore presenza è la Valle d’Aosta con lo 0,26%. Anche le posizioni lavorative sono maggiormente concentrate in Lombardia e nel Lazio con percentuali pari, rispettivamente, al 25,59% e al 12,91%.
Il maggior numero di imprese attive si registra in Lombardia (278.057), seguita da Lazio (163.896), Campania (144.159) e Veneto (139.262), fino alla Puglia in cui le imprese presenti continuano a superare le 100.000 unità; dalle Marche in poi la numerosità regionale delle imprese scende sotto le 50mila unità.

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