Coronavirus Covid-19: contagi record in Russia. Mons. Pezzi (Mosca), “la situazione è drammatica. Cifre paragonabili allo scorso anno”

“La situazione è drammatica. I numeri sono preoccupanti. Siamo all’incirca attorno ai 40mila nuovi contagi al giorno e più di mille vittime. Possiamo parlare di una catastrofe nazionale. Questi numeri sono paragonabili a quelli che si erano registrati nell’autunno del 2020”. A parlare da Mosca è mons. Paolo Pezzi, arcivescovo della città e presidente dei vescovi russi. Si unisce a quanto aveva espresso nei giorni scorsi anche il metropolita Hilarion, numero due della Chiesa ortodossa russa, che in una intervista al canale Russia 24 aveva detto: “Oggi perdiamo più di mille persone ogni giorno, è come se in una guerra ogni giorno perdessimo un intero reggimento. A un tale tasso di morte, possiamo parlare di una catastrofe nazionale”. La Russia in effetti rappresenta attualmente uno dei focolai mondiali della pandemia, come purtroppo evidenziano anche i dati epidemiologici quotidiani, che da tre settimane riferiscono di un Paese nel quale giornalmente il Covid-19 sta provocando oltre mille vittime. “C’è un clima di paura e anche di sfinimento”, racconta al Sir mons. Pezzi, “dovuto al fatto che ci si trova di fronte ad una prova da cui non riusciamo ad uscire ma soprattutto preoccupa il fatto di non capire quando ne potremmo uscire”. Rispetto allo scorso anno, la battaglia contro il virus si gioca sulla campagna vaccinale. “Da parte nostra – dice l’arcivescovo – siamo molto grati del fatto che qui in Russia il vaccino sia gratuito. Restano però diverse sacche di persone che non intendono vaccinarsi. Purtroppo va detto che non si è riusciti a promuovere una politica convincente al riguardo”. E aggiunge: “È difficile capire perché qui la gente è così restia al vaccino. Oltretutto, le statistiche dicono che il vaccino copre anche queste ultime varianti. Ne hanno parlato anche esponenti della Chiesa ortodossa e dell’amministrazione del presidente. C’è una certa repulsione nel Dna del russo verso i vaccini in genere, verso anche i vaccini che si fanno ai bambini. Lo stesso – mi dicono– è accaduto tanti anni fa nei riguardi del vaccino antipolio”. “Anche tra i cattolici – osserva Pezzi – molti hanno paura del vaccino. Se ne è parlato nelle chiese anche se abbiamo ritenuto di non fare una campagna esplicita. Stiamo però dicendo che fare il vaccino è un dovere morale anche nei confronti degli altri. Ma sono argomenti che non convincono fino in fondo e suscitano comunque obiezioni”.

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