Papa Francesco: a Migrantes, “giovani italiani migranti rimangano attaccati alle radici”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Grazie alla loro radicata religiosità popolare hanno comunicato la gioia del Vangelo, hanno reso visibile la bellezza di essere comunità aperte e accoglienti, hanno condiviso i percorsi delle comunità cristiane locali”. È l’omaggio reso dal Papa alla testimonianza di fede delle comunità di emigrati italiani in Paesi europei. “Uno stile di comunione e di missione ha caratterizzato la loro storia, e spero che potrà disegnare anche il loro futuro”, l’auspicio di Francesco nel discorso rivolto ai partecipanti al Convegno europeo delle Missioni Cattoliche Italiane, promosso dalla Fondazione Migrantes della Cei: “Si tratta di un bellissimo filo che ci lega alla memoria delle nostre famiglie. Come non pensare ai nostri nonni emigrati e alla loro capacità di essere generativi anche sul piano della vita cristiana? È un’eredità da custodire e curare, trovando le vie che permettano di rivitalizzare l’annuncio e la testimonianza di fede”. “E questo dipende molto dal dialogo tra le generazioni: specialmente tra i nonni e i nipoti”, la tesi del Papa: “I giovani italiani che oggi si muovono in Europa sono molto diversi, sul piano della fede, dai loro nonni, eppure in genere sono molto legati ad essi. Ed è decisivo che rimangano attaccati alle radici: proprio nel momento in cui si trovano a vivere in altri contesti europei, è preziosa la linfa che attingono dalle radici, dai nonni, una linfa di valori umani e spirituali”.

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