Recovery plan: Fnopi, “raddoppia la disponibilità di risorse per l’assistenza sul territorio”

“La Missione 6 del Recovery Plan inviato a Bruxelles piace agli infermieri e non solo perché raddoppia la disponibilità di risorse per l’assistenza sul territorio, ma perché parla la loro lingua: reti di prossimità, casa della comunità, domicilio, ospedali di comunità”. Lo scrive in una nota la Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi). “Sono gli strumenti su cui si sta impostando il nuovo modello per dare gambe all’assistenza territoriale del Recovery, in grado di dare da un lato assistenza senza lasciare mai solo nessuno e dall’altro prevenzione per i cittadini, partendo dai 26 milioni con cronicità semplici o complesse”.
Fnopi sostiene la necessità di “una rete sanitaria territoriale capillare con un approccio proattivo che assicuri anche un minor rischio di sviluppo, di riacutizzazione e di progressione delle condizioni croniche, una riduzione dei ricoveri ad alto rischio di inappropriatezza, quali ad esempio diabete, scompenso cardiaco, malattia polmonare cronica ostruttiva e ipertensione”. “Maggiore appropriatezza – sottolinea il presidente Barbara Mangiacavalli – e integrazione sociosanitaria con la possibilità di rispondere in modo personalizzato alle necessità della persona e della famiglia. Per questo sarà necessario, tra l’altro, personale sanitario specializzato e formato, con compensi e possibilità di carriera adeguati e dedicato soprattutto ai fragili per una migliore presa in carico della comunità di riferimento. E soprattutto in numero sufficiente alle esigenze del nuovo modello”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia