Diocesi: Udine, riapre il Museo diocesano nel 45° anniversario del terremoto

Da domani, 6 maggio, il Museo diocesano e Gallerie del Tiepolo di Udine riapre finalmente le sale espositive rimaste a lungo orfane di visitatori. Lo farà in un giorno di alto valore simbolico per il Friuli e per il Museo stesso: il 6 maggio, infatti, ricorrono 45 anni da quel 1976 che segnò per sempre la conformazione paesaggistica, architettonica, artistica e sociale del Friuli.
“Dopo il 1976 – spiega una nota – il Museo diocesano di Udine si trovò a gestire l’importante emergenza di recupero e tutela delle opere d’arte salvate dalle macerie. Oggi con la riapertura delle sale il 6 maggio il Museo affronta un’altra sfida: quella di ridare al pubblico la possibilità di godere della bellezza delle opere che esso custodisce”.
Da domani l’attività del Museo riprenderà su prenotazione dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Inoltre proseguiranno, ma in presenza, gli approfondimenti che Mariarita Ricchizzi ha dedicato alle sale: il 7 maggio si ricorderà proprio il prezioso ruolo del museo durante il terremoto. Altri incontri sono previsti nelle settimane successive, il 14 e il 21 maggio, con l’iniziativa “I venerdì a colori”, in cui Mariarita Ricchizzi illustrerà la sala rossa del Tiepolo sul tema della giustizia e la sala gialla su quella delle virtù, con storie e curiosità sui capolavori ivi custoditi. Dato che gli accessi sono limitati a 24 persone per turno, gli orari sono stati duplicati alle 10 e alle 11.30 con obbligo di prenotazione con un biglietto ridotto di 6 euro.
Inoltre, il Museo diocesano partecipa alla #MuseumAtNightChallenge, una sfida social ideata da @pass_frameries per mostrare i Musei nella loro “veste notturna”.
“Il Museo – conclude la nota – è pronto ad accogliere i visitatori con tutte le precauzioni utili a svolgere la visita in completa sicurezza; i visitatori saranno di certo pronti a riappropriarsi dell’arte del Palazzo”.

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