Ucraina: Save the children, “i bambini feriti hanno bisogno di cure immediate, necessario proteggerli”

“I bambini feriti nelle zone di conflitto necessitano di cure immediate e sono ancora più a rischio degli adulti a causa delle loro specifiche vulnerabilità”. Lo sottolinea oggi Save the children, chiedendo ancora una volta “la fine immediata delle violenze in Ucraina”. Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Onu, decine di bambini sarebbero stati uccisi e si teme che, con l’intensificarsi dell’operazione militare della Russia nelle principali città, molte altre vite siano a rischio. Lunedì, secondo il sindaco di Kharkiv, un pesante bombardamento sulla città ha ucciso tre bambini e una bambina di sei anni è morta in un attacco al porto di Mariupol domenica. “Negli ultimi sei giorni, i bambini in Ucraina hanno visto le loro case e le loro scuole distrutte, sono stati costretti a fuggire o a nascondersi in scantinati e rifugi antiatomici, e sono stati strappati dalle loro famiglie e dagli amici”, dichiara Filippo Ungaro, direttore Comunicazione di Save the children Italia: “Assistiamo a immagini di bambini che cantano dai rifugi per tenere alto il loro morale. Nessun bambino dovrebbe mai essere messo in una situazione così tragica. Hanno bisogno di protezione urgente e che l’escalation militare russa si fermi immediatamente”. Nelle zone di guerra, le ferite alla testa sono molto comuni nei bambini piccoli, con i pazienti sotto i sette anni che hanno il doppio delle probabilità di presentare un trauma cranico rispetto ai pazienti più adulti. Nelle zone di conflitto, anche il personale medico addestrato come chirurghi, infermieri e terapisti, potrebbe non avere la formazione medica di emergenza e le competenze necessarie per trattare i bambini. Inoltre, le strutture sanitarie e le squadre mediche sono spesso sopraffatte dalla situazione e prive di risorse. Save the children, in collaborazione con l’Imperial College di Londra ed esperti medici, ha sviluppato un manuale per supportare i bambini feriti durante i conflitti. Il manuale aiuta le squadre mediche nelle zone di conflitto. “La situazione sta andando fuori controllo. Se il conflitto si intensificherà ulteriormente, temiamo che il bilancio delle vittime tra i bambini continuerà ad aumentare notevolmente nei prossimi giorni e persino nelle prossime ore”, conclude Ungaro.

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