Mercoledì delle Ceneri: mons. Giuliano (Lucera-Troia), “con la dimenticanza di Dio tutto sembra parlare di declino” ma “la crisi non sempre è segno di disfatta”

“Questi giorni, così oscuri, appena rischiarati dall’inizio della fine di una pandemia devastante, ci vedono, ora, piombati nel buio e nell’incertezza di una guerra, improvvisa e ingiusta”. Lo ha detto, oggi, mons. Giuseppe Giuliano, vescovo di Lucera-Troia, nella celebrazione per il Mercoledì delle Ceneri, in cattedrale a Lucera, alle ore 13, orario che di solito è quello del pranzo.
“Questi nostri giorni sono ulteriormente feriti da rincrescimenti e da preoccupazioni – ha osservato -. Le coscienze sembrano incattivite, incapaci di amare e di essere amate. Si fa fatica a percepire l’appello al bene che è connaturale all’essere dell’uomo; l’appello del bene nella sua forma elementare della giustizia e della pace”.
Secondo il presule, “con la dimenticanza di Dio che solo può strappare l’uomo dalle grinfie della morte di se stesso e ridargli la vita, tutto sembra parlare di declino: declino della civiltà, declino dell’umanità”. ma, si è domandato si tratta di “declino? Oppure risveglio?”. Per il vescovo, “è scioccante vedere le operazioni militari che la tv ci propina senza risparmio. Ma è anche estremamente salutare vedere e partecipare ai mille e più gesti di solidarietà che stiamo tutti ponendo”. Infatti, “la crisi non sempre è segno di disfatta. Le crisi possono anche realizzarsi come passi verso un futuro nuovo e sorprendente. La novità è tale in quanto non ripete pedissequamente il già vissuto ma apre all’inedito. All’inedito di Dio”.
Alla Messa è seguita l’esposizione del Santissimo Sacramento, che continua fino al pomeriggio inoltrato.

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