Ucraina: Genova, stasera la veglia ecumenica a Santa Zita. Domani la partenza del primo tir di aiuti destinati alla Caritas di Ternopil

Stasera Genova raccoglie l’appello di Papa Francesco perché questo Mercoledì delle Ceneri sia giorno di digiuno e preghiera anche per implorare la fine della guerra in Ucraina e delle altre guerre dimenticate. Lo farà con una veglia ecumenica a Santa Zita (ore 20.30) che, in poche ore, ha raccolto l’adesione di tutte le Chiese cristiane presenti in città.
Oltre all’arcidiocesi di Genova, si troveranno insieme la comunità ucraina e la Chiesa ortodossa SS. Trasfigurazione di Genova – Patriarcato di Mosca, la Chiesa anglicana di Genova, la Chiesa battista di Genova, la Chiesa evangelica ispano-americana di Genova, la Chiesa evangelica della Riconciliazione di Genova, la Chiesa luterana di Genova, la Chiesa metodista di Genova Sestri, la Chiesa ortodossa Greca di Genova, la Chiesa ortodossa romena di Genova, la Chiesa valdese di Genova Centro, la Chiesa valdese di Genova Sampierdarena. “Una testimonianza ecumenica della Parola di pace che viene dallo Spirito di Dio, una luce che si accende anche a Genova nella notte di questa guerra e sulla tragedia di tante morti e distruzioni”, spiega in una nota la diocesi di Genova.
Nel frattempo, in diocesi, si muove spedita l’organizzazione degli aiuti. Domani, alle 12, si procederà con le operazioni di carico e la partenza del tir con alimenti e beni di prima necessità – igiene personale, vestiti, medicine – acquistati da Caritas diocesana e destinati alla Caritas di Ternopil, nell’Ucraina occidentale. L’invio a carattere umanitario è stato preparato in stretta collaborazione con la comunità ucraina e le operazioni di carico vedranno impegnate fianco a fianco i volontari Caritas con le persone della stessa Comunità Ucraina.
Fin dai primi giorni la diocesi di Genova, tramite la Caritas diocesana, si è messa a disposizione della comunità con il supporto logistico ed economico per l’invio degli aiuti. La collaborazione si rafforza ulteriormente da oggi con la presenza di operatori e volontari Caritas presso i locali di Santo Stefano, in aiuto a p. Vitalj Tarashenko e alla sua comunità per collegare le domande di aiuto che giungono dall’Ucraina alla disponibilità di offerte e per accogliere quelle persone e famiglie che arrivano in modo autonomo a Genova.
Caritas diocesana ricorda che è possibile contattare i suoi uffici – telefono: 010.2477015/18; e-mail: segreteria@caritasgenova.it – per offrirsi come volontari o segnalare una disponibilità di alloggio in cui ospitare i profughi ucraini. È inoltre sempre possibile donare con la causale “Emergenza Ucraina” presso i conti correnti di Caritas Genova.

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