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Romania-Ucraina: aperto nuovo punto di frontiera. Si attende una nuova ondata di rifugiati

Dall’inizio della guerra nella scorsa primavera, l’Ucraina ha inviato in Europa, via Romania, più di 6,5 milioni tonnellate di cereali. Oggi i due Paesi vicini hanno aperto un nuovo punto di frontiera, con dogana a Vicovu de Sus (nel distretto di Suceava, Romania) – Krasnoilsk (Ucraina), alla presenza dei capi di governo romeno e ucraino, Nicolae Ciucă e Denys Šmyhal. “È il primo punto di confine che si apre dopo tanti anni tra i nostri Paesi. Un punto di passaggio non solo tra Ucraina e Romania, ma tra l’Ucraina e l’Unione europea”, ha dichiarato oggi il primo ministro romeno Ciucă, in una conferenza stampa. “In questi momenti difficili per l’Ucraina – ha aggiunto –, dopo l’inizio dell’aggressione russa, dobbiamo dare insieme prova di solidarietà”. Il capo del governo ucraino ha ringraziato le autorità romene e ha spiegato che “il nuovo punto di frontiera rappresenta un ravvicinamento tra i nostri Paesi e una conferma del nostro cammino verso l’integrazione europea”. Šmyhal ha informato inoltre che questo è il settimo punto di confine tra i due Paesi e che si lavora per l’apertura e l’allestimento di altri sette. I giorni scorsi le autorità romene hanno comunicato che sono già iniziati i preparativi per accogliere una nuova ondata di rifugiati ucraini, con l’arrivo del freddo invernale: tanti ucraini trasferiti in altre zone del loro Paese vivono, infatti, in condizioni difficili, aggravate ora dalla distruzione dell’infrastruttura energetica ucraina da parte dell’esercito russo.

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