Giornata mondiale poveri: Perugia, presentato il Rapporto Caritas umbra. Mons. Soddu (Ceu), “colpisce il numero di indigenti tra i giovani”

In vista della VI Giornata mondiale dei poveri, oggi, presso il “Villaggio della Carità” a Perugia, è stato presentato il IV Rapporto Caritas sulle povertà in Umbria 2021 “Un Padre alla ricerca dei figli”, a cura della Delegazione regionale Caritas. Il rapporto prende in esame l’anno 2021.
Per effetto della pandemia, circa il 30% dei richiedenti aiuto è costituito dai cosiddetti “nuovi poveri”, di cui quasi 2/3 italiani, colpiti dagli effetti diretti e indiretti della pandemia. I dati raccolti nei Centri di ascolto Caritas delle 8 diocesi umbre evidenziano come la povertà abbia sempre più natura strutturale e si caratterizzi, da tempo, per una elevata quota di famiglie in stato di povertà assoluta, mentre in crescita anche la povertà relativa passata dall’8% del 2020 al 9,5% del 2021.
In totale i richiedenti aiuto registrati nei Centri di ascolto nel 2021 sono stati 4.806, di cui 2.416 donne e 2.390 uomini, per lo più stranieri (2.519 del totale), con provenienza prevalente da Marocco, Nigeria, Romania e Albania, e 1620 italiani, di fascia d’età compresa tra i 19-65 anni, con un’istruzione medio bassa.
Su un totale di 9.609 richieste di aiuto, l’incidenza più elevata riguarda sussidi economici o altre tipologie di beni o servizi.
Nel 2021 sono stati effettuati dalle Caritas diocesane 148.644 interventi. Nel dettaglio gli interventi sono stati 98.967 per beni e servizi materiali (tra cui compaiono empori e market solidali, viveri, mensa e vestiario); 27.504 per l’alloggio; 14.728 per l’ascolto; 3.917 per sussidi economici; 1.226 per il coinvolgimento di enti o associazioni; 454 per lavoro; 846 per consulenza professionale; 612 per orientamento; 325 per la sanità; 40 per la scuola e 25 per servizi socio-assistenziali.
“Il rapporto e ciò che deriva dall’ascolto delle persone – sottolinea mons. Francesco Antonio Soddu, vescovo di Terni-Narni-Amelia, delegato Ceu per il servizio alla carità –. I dati sulla povertà sono i risultati di quello che è stata l’opera dei Centri di ascolto diocesani. Dietro a questi numeri ci sono delle persone con le loro vite e problematiche che evidenziano ancora una volta il trend in crescita della povertà assoluta. Ciò che è più rilevante in questo nostro rapporto è la povertà dei giovani, con il pericolo che sia un vivaio di ulteriore nuova povertà generate dall’indifferenza. E ed è già un fatto acclarato che in Italia ci sono più di 1 milione e 400mila minori poveri. Bisogna mettere in atto quelle che sono le strategie emergenziali, ma che sono alla portata di tutti, innanzitutto l’istruzione e l’occupazione, perché senza istruzione non si può accedere a nessun tipo di occupazione. Ciò che Papa Francesco ci ricorda nelle sue esortazioni e lettere è di abbattere le disuguaglianze che ci sono in ogni fronte della vita sociale e che tendono a crescere senza sosta. Nella nostra regione dobbiamo cercare di mettere in atto quanto più possibile l’abbattimento delle disuguaglianze a livello di istruzione e di occupazione”.

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