Giornata mondiale poveri: mons. Battaglia (Napoli), “servirli e accompagnarli senza retorica, rimboccandoci le maniche”

(Foto: ANSA/SIR)

“Bisogna abbassarsi all’altezza dei bambini, avere il loro stesso cuore per poter guardare negli occhi i poveri. Non basta donare loro qualche spicciolo, occorre guardarli negli occhi, condividerne sentimenti, emozioni, sguardi e storie. Conoscerne il nome, portarli nel cuore. Camminando insieme e aiutandoli a risollevarsi grazie alla solidarietà di una comunità che non intende lasciare indietro e fuori nessuno”. Lo scrive l’arcivescovo di Napoli, mons. Mimmo Battaglia, nel messaggio per la Giornata mondiale dei poveri, che si celebra domenica 13 novembre.
Partendo dalle parole del Papa nel Messaggio per la Giornata 2022, mons. Battaglia rileva: “Nella nostra Napoli, quante realtà ecclesiali, associazioni, famiglie in questi mesi hanno accolto profughi ucraini e ora sono nella stanchezza. Ma il discorso si potrebbe allargare: quante volte per rispondere alle tante povertà del nostro territorio ci adoperiamo con creatività, superiamo ostacoli di ogni tipo, mettiamo su progetti e iniziative che poi non reggono alla prova del tempo, perché l’entusiasmo iniziale si affievolisce, la quotidianità divora la motivazione e la stanchezza pervade la bellezza della solidarietà! È per questo che Francesco ci rammenta che ciò che si inizia per i poveri e con i poveri va portato a compimento, rigenerando la motivazione e l’entusiasmo dei primi tempi con la forza comunitaria della rete e l’energia di amore che attraverso la preghiera e la contemplazione ci giunge direttamente dal cuore di Dio!”. L’arcivescovo di Napoli spiega: “È questo amore, è questa forza a donarci una visione più profonda e penetrante della realtà dei poveri e del nostro dovere di servirli e accompagnarli senza retorica, rimboccandoci le maniche, superando logiche assistenzialistiche per impegnarci in prima persona, con un coinvolgimento diretto!”.
“Quante volte – aggiunge – corriamo il rischio di mettere su grandi imprese sociali, meravigliose opere assistenziali, iniziative politiche e sociali più per noi stessi che per il bene concreto e reale degli ultimi. Don Milani ripeteva: ‘Fa’ strada ai poveri senza farti strada’. Quanto è vero! Spesso rischiamo di usare i poveri facendone un mezzo per i nostri scopi personali o di gruppo: guai a usare i poveri e guai ad adoperarli come mezzo per scopi economici o anche solo di immagine! Parliamo di iniziative, progetti, fondi, manovre economiche”.
Il presule avverte: “A tutti i poveri di questa città la retorica non ha mai migliorato l’esistenza! E quanti poveri sono rinchiusi nelle loro case spoglie, con il timore di mostrarsi vulnerabili ed esposti all’altrui indifferenza: penso a chi ha perso da poco il lavoro, a chi ha in casa un ammalato o un disabile che necessita di assistenza e cure costose, penso al mondo invisibile degli immigrati o dei giovani in cerca di occupazione. Quante volte le tante promesse dei potenti sulla politica occupazionale e sui giusti sussidi sociali si sono sciolti nel mare della disillusione, costringendo tanti disperati a gettarsi tra le braccia di sfruttatori”.
Alla vigilia della Giornata, domani, sabato 12 novembre, mons. Battaglia, alle ore 18, si recherà nella parrocchia Maria Santissima delle Grazie al Purgatorio (via Nazionale delle Puglie 14) dove visiterà l’Emporio “Gocce di Rugiada”, che diventa “opera segno” della Caritas diocesana, diretta da suor Marisa Pitrella, e, alle ore 19, presiederà la celebrazione eucaristica. Nella mattinata si recherà in una mensa per servire il pranzo agli ospiti.

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