Svizzera: vescovi e Chiesa evangelica sostengono l’estensione del green pass deciso dal Consiglio federale

La Conferenza episcopale svizzera (Ces) e la Chiesa evangelica riformata della Svizzera sostengono le misure presentate mercoledì dal Consiglio federale per frenare la diffusione del Coronavirus. “L’aumento del numero di contagi e ricoveri a causa del Coronavirus – si legge in una nota della Ces di ieri – indica una quarta ondata di pandemia. Le Chiese nazionali osservano questi sviluppi con preoccupazione e sono pronte a continuare a contribuire a contenere l’epidemia e a impegnarsi a sostegno di misure di protezione efficaci”. Da lunedì prossimo, 13 settembre, il certificato – che attesta l’avvenuta vaccinazione, la guarigione o l’esito negativo di un test Covid-19 – sarà obbligatorio all’interno dei ristoranti, delle strutture culturali e per il tempo libero e alle manifestazioni al chiuso. La decisione è stata presa per far fronte alla difficile situazione negli ospedali, che – spiega il Consiglio federale – “non accenna a migliorare”, dato che anche “i reparti di terapia intensiva stanno raggiungendo i propri limiti” e in alcuni cantoni vengono rinviati interventi e in diversi casi sono stati trasferiti pazienti in altri ospedali”. Per le “manifestazioni religiose”, il Consiglio federale ha introdotto l’obbligo di fornire il certificato ma solo qualora si superi il numero di 50 persone. Le Chiese nazionali – si legge nel comunicato della Conferenza episcopale svizzera – “ringraziano” il Consiglio federale per “aver ritenuto importante l’accesso alle funzioni religiose e ad altri eventi religiosi” e “ritengono che questo sia il risultato dell’intervento delle Chiese con il governo prima della decisione odierna (ieri per chi legge, ndr)”. Le Chiese nazionali criticano però il fatto che i servizi funebri e altri riti funebri, anche non cristiani, non siano esenti dal certificato obbligatorio. “La possibilità di vivere il lutto insieme – si legge nel comunicato – è un elemento essenziale per affrontare situazioni di crisi personali e sociali”.

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