Conferenza futuro Europa: definiti i panel dei cittadini. 51% donne, 33% under25. Si lavora nelle 24 lingue ufficiali

Si stanno definendo i dettagli per la prima riunione dei panel della Conferenza sul futuro dell’Europa che si svolgeranno a Strasburgo, in quattro fine settimana successivi tra il 17 settembre e il 17 ottobre. Una nota interna riassume il punto della situazione: sono stati selezionati dall’agenzia Kantar, in collaborazione con istituti partner nei Paesi membri, gli 800 cittadini che ne faranno parte, 200 per panel, secondo un procedimento di selezione “random” basato su 5 criteri a garanzia della rappresentatività sociologica dei gruppi: la provenienza nazionale è definita su criteri di proporzionalità, il 73% sono abitanti di città medio-grandi, il 44% laureati, 45% diplomati, l’11% hanno un diploma di scuola inferiore; il 51% sono donne, il 33% ha tra i 16 e i 25 anni. Per ogni gruppo ci sono 50 riserve. I panel si riuniranno tre volte, lavoreranno nelle 24 lingue dell’Ue; i dibattiti saranno trasmessi in streaming e i documenti pubblicati in una sezione dedicata sulla piattaforma digitale della Conferenza. La prima riunione di ogni panel sarà divisa in due momenti: uno dedicato ad esprimere “quale Europa vogliamo per noi e i nostri figli nel 2050” in relazione al tema specifico del panel, e un secondo in cui si prenderanno in considerazione i contributi attinenti al tema già raccolti sulla piattaforma
A introdurre i diversi momenti saranno “esperti indipendenti”. Venti rappresentanti di ogni panel parteciperanno alla plenaria della conferenza, dove le raccomandazioni elaborate dai panel confluiranno con gli altri contributi elaborati. I temi dei panel sono: 1) un’economia più forte, giustizia sociale, lavoro/istruzione, gioventù, cultura e sport/trasformazione digitale; 2) democrazia europea/valori e diritti, stato di diritto, sicurezza; 3) cambiamento climatico, ambiente/salute; 4) l’Ue nel mondo/migrazioni.

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