Covid-19 e scuola: Ricciardi, con variante Delta alcuni Paesi pensano a vaccinare d’emergenza i bambini

“In Gran Bretagna ieri ci sono stati 200 morti che riguardano anche le fasce giovanili e sono stati riaperti 15 reparti di terapia pediatrica intensiva. Gli Stati Uniti si trovano nella stessa situazione di gennaio-febbraio con 100mila casi al giorno. In Texas, nonostante il governo federale incoraggiasse a prendere tutte le misure adottate ad esempio in Scozia e in Germania, il governatore ha intimato ai capi di istituto che chiedevano la mascherina di non farla indossare ed ora i genitori che hanno visto ammalare – e qualcuno morire – i propri figli faranno delle class action”. E’ il quadro internazionale delineato questa sera da Walter Ricciardi, ordinario di Igiene generale e applicata all’Università Cattolica e presidente della World Federation of Public Health Associations (Wfpha), al webinar Altems “La gestione del rientro a scuola e le priorità per i giovani”. “Questa – ha affermato l’esperto – è un’altra pandemia; questo virus si è profondamente modificato per aggirare le nostre resistenze. Il ceppo originario di Wu-han aveva un indice medio di trasmissione poco superiore a uno, diventato due con la variante britannica; oggi con la variante delta è quasi pari a 7. Al primo posto per trasmissibilità resta il morbillo con un valore pari a 15, al secondo la varicella con 10, al terzo la variante delta con 7″. Se quest’ ultima, ha spiegato Ricciardi, “si incunea in una popolazione vaccinati fa poco danno, ma se si incunea in una popolazione non vaccinata – come i ragazzi sotto i 12 anni – in un ambiente chiuso si infettano tutti”. Per questo, ha concluso, alcuni Paesi “che hanno visto un incremento fortissimo di casi tra i bambini stanno cominciando a pensare ad una vaccinazione di emergenza. Ad esempio la Slovacchia dove molti bambini sono in terapia intensiva pediatrica”.

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