Lotta alla mafia: il card. Lojudice (Siena) visita una tenuta confiscata e affidata alla regione Toscana

Il card. Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena- Colle di Val D’Elsa-Montalcino, ha visitato la tenuta senese di Suvignano, nel comune di Monteroni d’Arbia,  confiscata nel 2007 ad un imprenditore palermitano vicino a Provenzano e dal 2019 affidata in gestione alla Regione Toscana attraverso Ente Terre regionali toscane con l’ausilio soprattutto dell’associazione Libera (Toscana), fondata da don Luigi Ciotti. Alla visita – informa la diocesi – erano presenti Giovanni Sordi,  direttore di Ente Terre Regionali Toscane, don Andrea Bigalli, referente di Libera in Toscana e Piero Morini, direttore dell’Ufficio della Pastorale Sociale e del lavoro dell’arcidiocesi di Siena- Colle di Val D’Elsa-Montalcino. L’occasione è stata anche l’incontro del cardinale con i giovani volontari di Libera che stanno svolgendo un campo di lavoro a Suvignano. Presso la Tenuta di Suvignano ha preso avvio un percorso di riqualificazione e riorganizzazione, che ha tra i punti qualificanti la nascita del Centro della Legalità, l’organizzazione di eventi legati alla promozione della cultura della legalità, la riconversione verso l’agricoltura biologica e la tutela e valorizzazione della biodiversità, con il suo possibile inserimento nel network europeo delle aziende dimostrative (Demofarm). La Tenuta di Suvignano si trova nella zona collinare delle crete, dista circa 15 Km da Siena. L’azienda svolge attività agricola e zootecnica ed è dotata di una struttura agrituristica. L’ordinamento prevede la coltivazione di cereali, colture da rinnovo, foraggere e un’ampia superficie pascolativa necessaria alla presenza di oltre 1400 pecore. “Un esempio – ha detto il card. Lojudice – di come si possa trasformare un fatto negativo in uno di grande positività che coinvolge soprattutto i giovani, grazie anche a Libera, in un percorso di legalità, lavoro e formazione”.
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