Sanità: Fnomceo, “riforma 118 ne riconosca centralità in Ssn e preveda più formazione e aggiornamento, equità d’accesso e innovazione tecnologica”

“Il mezzo di soccorso avanzato è l’ospedale portato nel territorio con il medico e l’infermiere che lavorano insieme con le loro specifiche competenze. Pertanto, è importante assicurarne un’adeguata presenza sui territori per fornire un’assistenza di livello avanzato ai cittadini”. Lo ha detto Filippo Anelli, presidente della Fnomceo-Federazione nazionale degli ordini dei medici, ascoltata in audizione questa mattina dalla Commissione Igiene e Sanità del Senato sui disegni di legge che confluiranno in un Testo unico per la riforma del sistema di emergenza-urgenza sanitaria 118.
Implementazione dei percorsi formativi e di aggiornamento, equità d’accesso e innovazione tecnologica sono alcuni dei punti lungo i quali, secondo la Fnomceo,  dovrebbe, articolarsi il progetto di riforma. “La Fnomceo auspica lo sviluppo continuo delle competenze di tutti i professionisti operanti nel sistema di soccorso e nel sistema salute in generale, riconoscendone la centralità in un servizio sanitario nazionale di sempre più alta qualità – ha concluso Anelli -. L’auspicio è che si proceda alla riforma del Sistema 118 e alla stabilizzazione che interessa tanti operatori. Comprendere quanto sia prezioso il lavoro di questi medici, di questi professionisti, è il primo passo per valorizzarlo con contesti organizzativi adeguati, per appropriatezza, efficacia, efficienza. E, in primis, per quanto riguarda la sicurezza degli operatori, troppo spesso esposti ad infezioni, come è accaduto durante la pandemia, ad aggressioni e al burnout”.

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