Congresso eucaristico internazionale: card. Hollerich (Comece), no ad una Unione Europea che cerca di “imporre una stessa ideologia a tutti”.

No ad una Unione Europea che cerca di “imporre una stessa ideologia a tutti”. A dirlo è il card. Jean-Claude Hollerich, presidente dei vescovi Ue (Comece) parlando questo pomeriggio a Budapest al Congresso Eucaristico internazionale di Europa e “crisi d’identità”. “Oggi alcuni leader europei – ha detto il card. Hollerich – dicono apertamente che o si ammette l’ideologia gender e il suo modo di intendere l’essere umano, legato secondo loro in modo inscindibile con i diritti della comunità LGTB, o non si può fare più parte dell’Unione Europea. Questo non è accettabile e va contro la stessa idea di rispetto per le diverse culture, di unità nella diversità, che sta alla radice dell’Unione Europea”. In questo momento in Europa, ha spiegato il cardinale, “l’essere umano è visto sempre di più come un essere che si sceglie a se stesso e autonomamente, senza nessun limite”. “Questo modo di intendere l’essere umano, sorto a partire della rivoluzione ‘antropologia’ del 1968, si vuole imporre a tutti anche attraverso le istituzioni comunitarie, come il Parlamento Europeo”. Ma è un modo di agire – ha detto il presidente della Comece – “contrario all’essenza stessa del progetto Europeo che sorge con il principio della sussidiarietà e il rispetto per le diverse culture e popoli che compongo l’Europa. Il motto dell’Unione Europea è, infatti, ‘unità nella diversità’”. “Non credo – ha quindi concluso il card. Hollerich – che la soluzione sia entrare nella logica degli schieramenti, del noi contro loro, dei cristiani contro i laicisti, dei pro-life contro i difensori della cultura di morte, ma nel diventare una Chiesa più autentica, più fraterna, più accogliente, più misericordiosa, più aperta a chi cerca aiuto e a chi ci troviamo ai bordi del nostro camino, anche se appartiene a un popolo diverso”.

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