Evangelizzazione: mons. Fisichella (Santa Sede), “Dio non lo si scopre nel dolore, ma nell’amore”

“Perché non pensare che siamo pellegrini che hanno una meta? La nostra storia, la storia dell’umanità è fatta di ricerca del senso della propria vita”. Lo ha detto mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio consiglio per la Promozione della nuova evangelizzazione, intervenendo al festival della comunicazione a Terrasini, promosso dall’arcidiocesi di Monreale e dall’associazione Così per passione.
L’arcivescovo ha riflettuto sulla domanda che ispira la manifestazione tratta dal Vangelo di Marco “La gente chi dice che io sia?”. “Non fa che provocare la domanda che non viene fatta ma che è reale: ‘Tu chi sei?’. Io gli avrei risposto che è il senso della mia vita. Chi incontra Cristo cambia vita, perché capisce che si incontra con la risposta alla domanda di senso della propria vita”. “Se non mi incontro con Gesù Cristo – ha aggiunto mons. Fisichella -, non trovo una risposta a questo interrogativo. Rimane solo la vaghezza di dare risposte più o meno teoriche che non toccano la vita personale”.
Nelle parole dell’arcivescovo la consapevolezza che “nell’incontro con Cristo ho scoperto l’amore che Dio ha per me”. “Conosciamo l’amore umano, ma quell’amore è scoperta di un amore più grande, di un amore primario. L’amore consiste nel fatto di non essere stati noi nell’amare per primi. Ma Dio ha amato per primo. Dio non lo si scopre nel dolore ma dove si rivela per quello che è: Dio è amore – ha concluso -. Se lo scopro come amore, riesco a dare significato alla sofferenza, al limite e alla contraddizione”.

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