Diocesi: Oristano e Ales-Terralba, le feste patronali di Nostra Signora del Rimedio e Santa Mariaquas segno “di una plurisecolare devozione mariana”

“Il patrimonio religioso di due diocesi concentrato in dodici giorni. Le Chiese di Oristano e Ales-Terralba – affidate da qualche mese allo stesso vescovo Roberto Carboni – l’8 e il 20 settembre celebrano le feste patronali della loro diocesi: la prima dedicata a Nostra Signora del Rimedio, la seconda a Santa Mariaquas”. Lo sottolinea una nota della diocesi di Ales-Terralba, precisando che si tratta di “due appuntamenti, cari alla ‘pietas’ delle genti del centro e del sud dell’isola, programmatici delle attività e degli obiettivi spirituali e formativi che l’arcivescovo propone alle due diocesi”. Nei prossimi giorni mons. Roberto Carboni invierà alle sue Chiese anche una lettera pastorale dedicata ai grandi temi che la pandemia ha messo sul tavolo: frequenza alle celebrazioni, catechesi, associazionismo, rispetto della natura, cammino sinodale, collaborazioni interparrocchiali a causa del clero sempre più ridotto di numero e anziano.
“Le due feste patronali manifestano la portata di una plurisecolare devozione mariana che si esprime in tutte le forme collaudate dalla tradizione: novene, rosari, pellegrinaggi, celebrazioni liturgiche”, prosegue la nota. Solamente nel santuario del Rimedio alle porte di Oristano in due giorni (7 e 8 settembre) sono state celebrate 20 messe più il pontificale presieduto dall’arcivescovo Carboni, all’aperto. A Sardara (diocesi di Ales-Terralba), sede del santuario diocesano, nella parrocchia della B.V. Assunta sta per iniziare il programma dei festeggiamenti religiosi in preparazione della festa patronale che radunerà 1.000 persone nel prato della chiesa campestre di fronte alle antiche terme romane.

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