Diocesi: mons. Viva (Albano) alle istituzioni, “l’apertura agli altri e la ricchezza delle diversità non sono una minaccia ma un arricchimento”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Nella mia famiglia e nella città di Francoforte, dove sono nato e cresciuto, ho imparato sin da piccolo la concretezza e il valore del lavoro”: ha preso le mosse da una condivisione sulla propria esperienza il saluto di mons. Vincenzo Viva ai rappresentanti delle istituzioni, che ieri pomeriggio ha incontrato a Palazzo Savelli, sede del Comune di Albano Laziale (Roma), prima della messa di ordinazione episcopale. “Provengo da una famiglia di umili origini – ha proseguito – che negli anni Sessanta sono emigrati all’estero, per necessità e in cerca di un futuro migliore per loro e per una famiglia che sognavano di costruire, lasciando la loro patria e le persone più care”. Al sindaco, alla giunta e al consiglio comunale di Albano e ai sindaci degli altri comuni del territorio della diocesi il nuovo vescovo ha spiegato: “L’emigrazione dei miei genitori e l’ambiente stimolante della città di Francoforte mi hanno insegnato l’apertura agli altri e la ricchezza delle diversità che non sono una minaccia ma un arricchimento, l’importanza che ha la vita pubblica, il funzionamento delle istituzioni e il valore della solidarietà sociale”. “Con questi stessi sentimenti, di rispetto e di fiducia, vorrei guardare alla realtà sociale, economica, culturale e politica in cui si trova la nostra diocesi”. Ieri, prima della celebrazione in piazza Pia, mons. Viva si era recato anche alle Catacombe di San Senatore, luogo simbolo della cristianità ad Albano, per un momento di preghiera e al santuario diocesano di Santa Maria della Rotonda, dove ha incontrato una delegazione di laici dagli otto vicariati della diocesi.

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