Il primo “effetto importante” del Sinodo “è che ci stiamo reciprocamente ascoltando”. Lo ha detto il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, aprendo la 76ma Assemblea dei vescovi italiani, in corso a Roma fino al 27 maggio. “Questo non avviene senza fatica, è indubbio: però tutti stiamo percependo la bontà di una simile operazione”, il bilancio del cardinale: “Stiamo rovesciando la piramide: noi Pastori non siamo più all’inizio di ogni processo ecclesiale, ma siamo piuttosto il terminale di un percorso che coinvolge tante persone di buona volontà. Stiamo cambiando la mentalità comune che delegava tutto al vescovo. Stiamo comunicando la necessità che ogni cristiano, secondo la sua specifica vocazione, partecipi attivamente e responsabilmente alla vita ecclesiale. Stiamo declinando il principio conciliare della chiamata universale alla santità. Inoltre, stiamo concretizzando quella partecipazione sempre più chiara e attiva dei fedeli laici alla missione della Chiesa, auspicata ancora dal Concilio e sostenuta con forza da Papa Francesco”. “Tra un anno l’ascolto cederà il passo al discernimento sapienziale”, ha ricordato il presidente della Cei: “Mi pare che si possa quindi intravedere una stagione ecclesiale nuova, ricca di straordinarie possibilità di crescita. Una vera stagione dello Spirito”. “Qualcuno di noi proprio durante l’Assemblea generale dello scorso anno lo aveva detto”, ha proseguito il cardinale: “Il Cammino sinodale delle Chiese in Italia non può non essere un’avventura dello Spirito. Desidero quindi riconsegnare a ciascuno di voi questa grande sfida, che andrà oltre il mio mandato e che continuerò a seguire con simpatia e nella preghiera”.