Criminalità: Guardia di Finanza Lombardia, nel 2020 sequestrati beni per un valore totale di oltre 80 milioni di euro e accertati fenomeni riciclaggio per 503 milioni

La centralità del sistema produttivo e imprenditoriale lombardo per lo sviluppo dell’economia nazionale costituisce un fattore di forte interesse delle organizzazioni criminali per infiltrarsi in diversificati settori dell’economia regionale, anche a seguito delle criticità determinatesi per effetto dell’emergenza pandemica, come testimoniato dalle indagini svolte dai Reparti lombardi della Guardia di Finanza che, nell’azione di contrasto alla penetrazione della criminalità nell’economia legale, nel corso del 2020 hanno sequestrato beni per un valore totale di oltre 80 milioni di euro, inoltrato proposte di sequestro per circa 108 milioni di euro e confiscato patrimoni per un valore pari a 31 milioni di euro, accertando, altresì, fenomeni di riciclaggio e autoriciclaggio pari, nel complesso, a 503 milioni di euro, valore che rappresenta circa un quarto di quello emerso a livello nazionale. Per questo, ieri, il Comando regionale Lombardia della Guardia di Finanza e il Centro interuniversitario di ricerca Transcrime dell’Università Cattolica, campus di Milano, hanno firmato un protocollo di intesa per avviare un rapporto di collaborazione per la realizzazione di un progetto di scambio informativo finalizzato allo sviluppo di indicatori utilizzabili per la prevenzione e il monitoraggio di fenomeni di infiltrazione criminale nell’economia lombarda e di comportamenti fraudolenti nell’utilizzo dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
“La collaborazione con Transcrime nasce dalla consapevolezza di come la criminalità organizzata e finanziaria sia evoluta negli ultimi anni, anche per sfruttare le opportunità fornite dalle misure di rilancio post-pandemia – ha dichiarato il generale di Divisione Stefano Screpanti, comandante regionale Lombardia della Guardia di Finanza –. Strumenti evoluti di indagine, analisi e monitoraggio, quali quelli forniti dalla ricerca accademica d’eccellenza, andranno ad arricchire l’ampio patrimonio informativo di cui le Fiamme Gialle lombarde già dispongono, per rendere ancora più efficace il dispositivo di contrasto all’infiltrazione della criminalità nell’economia legale”.
“Questo protocollo di intesa – ha sottolineato Ernesto Savona, direttore di Transcrime – si sposa alla perfezione con la filosofia che ha sempre contraddistinto l’attività del Centro Transcrime: sviluppare ricerca di frontiera e metterla al servizio delle autorità pubbliche per la prevenzione della criminalità. Siamo sicuri che l’intesa con la Guardia di Finanza migliorerà sia il livello della nostra ricerca, che l’attività di indagine sul campo”.

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