Papa in R.D. Congo: a giovani, “non lasciatevi affascinare da falsi paradisi egoisti”, “con la droga ti ritrovi privo di tutto”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Non lasciate che la vostra gioventù sia rovinata dalla solitudine e dalla chiusura. Pensatevi sempre insieme e sarete felici, perché la comunità è la via per stare bene con sé stessi, per essere fedeli alla propria chiamata”. È l’invito del Papa ai giovani e ai catechisti, incontrati nello Stadio dei martiri di Kinshasa, nel terzo giorno del viaggio nella Repubblica Democratica del Congo. “Le scelte individualiste all’inizio sembrano allettanti, ma poi lasciano solo un grande vuoto dentro”, il monito di Francesco: “Pensate alla droga: ti nascondi dagli altri, dalla vita vera, per sentirti onnipotente; e alla fine ti ritrovi privo di tutto. Ma pensate anche alla dipendenza dall’occultismo e dalla stregoneria, che rinchiudono nei morsi della paura, della vendetta e della rabbia”. “Non lasciatevi affascinare da falsi paradisi egoisti, costruiti sull’apparenza, su guadagni facili o su religiosità distorte”, l’appello del Papa: “E guardatevi dalla tentazione di puntare il dito contro qualcuno, di escludere qualcun’ altro perché è di un’origine diversa dalla vostra, dal regionalismo, dal tribalismo, che sembrano rafforzarvi nel vostro gruppo e invece rappresentano la negazione della comunità”. “Prima si crede ai pregiudizi sugli altri, poi si giustifica l’odio, quindi la violenza, alla fine ci si trova nel mezzo della guerra”, l’analisi del Papa, secondo il quale “è più facile condannare qualcuno che capirlo, e questo succede in tutto il mondo; ma la via che Dio indica per costruire un mondo migliore passa dall’altro, dall’insieme, dalla comunità. È fare Chiesa, allargare gli orizzonti, vedere in ognuno il proprio prossimo, prendersi cura dell’altro”.

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