Papa Francesco: “presentare nelle scuole storie di donne che sono uscite dal tunnel della violenza”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Nelle scuole, nei gruppi sportivi, negli oratori, nelle associazioni, presentiamo storie vere di liberazione e di guarigione, storie di donne che sono uscite dal tunnel della violenza e possono aiutare ad aprire gli occhi sulle insidie, sulle trappole, sui pericoli nascosti dietro i falsi modelli di successo”. È la proposta, controcorrente, del Papa, che per la lotta alla violenza con le donne ha lanciato un appello ad agire sul piano educativo. “Mi viene in mente una Santa dei nostri tempi: Santa Giuseppina Bakhita”, ha detto ricevendo in udienza i membri della Direzione centrale anticrimine: “Sapete che a lei è intitolata l’opera ecclesiale che lavora accanto alle donne vittime della tratta. Suor Giuseppina Bakhita ha subito nella sua infanzia e giovinezza pesanti violenze; si è riscattata pienamente accogliendo il Vangelo dell’amore di Dio ed è diventata testimone della sua forza liberatrice e risanatrice”. “Ma non è l’unica”, ha fatto notare Francesco: “Ci sono tante donne, alcune sono “sante della porta accanto”, che sono state guarite dalla misericordia, dalla tenerezza di Cristo, e con la loro vita testimoniano che non bisogna rassegnarsi, che l’amore, la vicinanza, la solidarietà delle sorelle e dei fratelli può salvare dalla schiavitù. Per questo dico: alle ragazze e ai ragazzi di oggi, proponiamo queste testimonianze”.

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