Incontri del Mediterraneo: mons. Dodaj (Tirana), “esperienza profetica perché permettendo un incontro tra vescovi e giovani, fa nascere una speranza”

(da Marsiglia) “Di queste giornate conservo la certezza di uno sguardo positivo, gioioso e carico di speranza sulla realtà. Ci rende testimoni credibile dello stile di Dio: vicinanza fraterna, compassione umana e tenerezza profetica. L’esperienza degli incontri del mediterraneo è profetica perché permettendo un incontro tra vescovi e giovani, fa nascere una speranza”. Così mons. Arjan Dodaj, arcivescovo di Tirana-Durazzo presenta al Papa l’esperienza degli Incontri del Mediterraneo che dal 17 settembre hanno riunito a Marsiglia 70 vescovi e 70 giovani dei Paesi che si affacciano sulle cinque rive del mare. “Ancora oggi nel Mediterraneo – ha detto l’arcivescovo – ci sono tante persone che vivono situazioni difficili, ci sono tante distanze, quelle affrontate dai nostri fratelli migranti e quelle che segnano il vissuto dei nostri popoli dal punto di vista sociale ed economico. I migranti portano con loro non solo tante prove, sofferenze e violenze subite ma sono soprattutto portatori della grande speranza che custodiscono nel loro cuore e dona loro il coraggio di affrontare tanti sacrifici e barriere”. Ma ci son anche “distanze positive legate alla ricchezza della diversità culturale e spirituale dei nostri popoli. In questi giorni a Marsiglia come chiese e credenti del Mediterraneo lo abbiamo vissuto. Qui abbiamo sperimentato che la diversità in quanto ricchezza produce ricchezza, accorcia le distanze negative e alimenta la fraternità”.

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