Giorgio Napolitano: La Russa, “testimone di una cultura che si fa politica e di una cultura politica che si fa istituzione”

“Con la scomparsa del Presidente emerito Giorgio Napolitano l’Italia perde uno straordinario testimone della nostra storia repubblicana. Per lui politica, cultura e istituzioni erano vita, passione, ma anche razionalità e coerenza”. Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha ricordato il presidente emerito della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, morto ieri a 98 anni.
“Quando ero ministro della Difesa – ha ricordato la seconda carica dello Stato – aveva stabilito con me, da capo supremo delle Forze Armate, un forte rapporto di collaborazione e io mai ho celato le mie simpatie personali nei suoi confronti, nonostante avessimo posizioni politiche ben distanti”. “Al presidente Napolitano, ho sempre riconosciuto la sua puntigliosa attenzione nei confronti delle nostre Forze Armate, del loro onore, delle loro qualità, della loro necessità di essere considerate uno dei momenti fondamentali della comunità nazionale”, ha proseguito La Russa, aggiungendo che “ricordo, inoltre, che la sua parola fu decisiva affinché la celebrazione per i centocinquanta anni dell’Unità d’Italia avvenisse con l’importanza che meritava”. “Proprio quest’anno, ricorre l’anniversario dei 70 anni di vita parlamentare di Giorgio Napolitano. Un anniversario importante – ha sottolineato il presidente di Palazzo Madama – e che abbiamo voluto giustamente ricordare in Aula al Senato”. “Entrato in Parlamento il 25 giugno del 1953, non c’è carica che Giorgio Napolitano non abbia ricoperto nel panorama della politica e delle istituzioni: dirigente di partito, deputato, senatore, presidente della Camera, parlamentare europeo, ministro dell’Interno, per due volte presidente della Repubblica e in ultimo senatore a vita e in questa veste presidente del Senato per due giorni”, ha proseguito La Russo, per il quale “Giorgio Napolitano è stato testimone di una cultura che si fa politica e di una cultura politica che si fa istituzione. E così, pur nelle profonde differenze politiche e ideologiche che continueremo a ricordarlo. Ai familiari le più sentite condoglianze del Senato e mie personali”.

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