Rai Uno: “Giubileo 2025. Pellegrini di Speranza”, torna in onda con intervista a mons. Fisichella

Papa Francesco e il cammino verso il Giubileo riscoprendo il Concilio e i suoi documenti. Con Rai Vaticano prosegue l’avvicinamento al prossimo Anno Santo con la nuova puntata di “Giubileo 2025 – Pellegrini di Speranza” il programma di Stefano Ziantoni scritto con Fabrizio Binacchi e Nicola Vicenti in onda su Rai1 domenica 24 settembre alle 24.40 e dedicata al dialogo come strumento e conoscenza delle realtà umane: arte, politica, religione.
“Dialogare significa incontrarsi. Dialogare l’uno con l’altro non è che l’esigenza di scoprire di più la verità” è quanto afferma, nella puntata, mons. Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero vaticano per l’Evangelizzazione. “Una ricerca che a partire da un incontro personale – sono ancora parole sue – si estende a vari livelli alla cultura, all’arte, alla religione, alla politica all’economia cioè tutta la vita delle persone dovrebbe essere intrisa di dialogo perché è il modo per ricercare insieme quello che è il bene di tutti”. Anzitutto è con le parole che si può rinascere. La poesia è segno di vitalità e, quando manca, diventa libertà. Free From Chains è un laboratorio di poesia per spezzare le catene interiori e instaurare un profondo dialogo con il mondo. Fondato nelle carceri di Rebibbia e Regina Coeli dalla poetessa Zingonia Zingone con il sostegno di Oratorium, il laboratorio mette in contatto giovani docenti con ‘allievi’ che hanno terminato la detenzione. “La poesia mi mette a contatto con delle mie parti che non sapevo di avere e di cui mi sono meravigliato”, dice a Rai Vaticano Alessio, uscito dal carcere qualche anno fa e oggi volontario in un carcere minorile.
Dialogo particolare è quello della scultrice Paola Grizi con le generazioni famigliari attraverso l’arte. “Siamo veramente iperconnessi e travolti dalla fretta – dice Grizi – scolpire in una dimensione di silenzio interiore è un’opportunità per riconnettermi con il senso della vita, con il senso di me stessa”. L’emozione, il legame e l’introspezione che oggi, l’intelligenza artificiale rischia di congelare nella presunzione di sostituirsi alla coscienza. Ma padre Philip Larrey, americano della Silicon Valley, docente di Filosofia ed esperto di AI, invita a non demonizzare questa tecnologia ma a instaurare un fecondo dialogo.
La Chiesa che incontra non sta ferma, dialoga anche con la politica, come afferma mons. Crociata, vescovo di Latina e presidente della Commissione delle conferenze episcopali dell’Unione europea, che invita a “far sentire la voce della Chiesa non come una lobby perché noi siamo la Chiesa”. E la Chiesa non si sottrae neanche al dialogo laico con le scienze umane o con le altre religioni. E infine, il dialogo immediato, urgente con chi valica confini mettendo a repentaglio la propria vita, come avviene nel Centro Astalli, al centro di Roma, il servizio dei gesuiti per i rifugiati, dove chi arriva oltre l’aiuto concreto vuole anche l’ascolto di chi accoglie.

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