Terra Santa: Custodia, inaugurata a Gerusalemme la mostra “Memorie di San Salvatore: convento, parrocchia, museo”

Gerusalemme, mostra a San Salvatore (Foto Cts)

Si è tenuta il 5 giugno, presso la curia custodiale a Gerusalemme, l’inaugurazione della mostra “Memorie di San Salvatore: convento, parrocchia, museo” (fino al 25 luglio), promossa dal Terra Sancta Museum, con il sostegno dell’Afd (Agence française de développement) e dell’Ndc (Ngo for Development Center), con lo scopo di mettere in evidenza lo stretto legame secolare che unisce i frati francescani con la città santa. Attraverso tre percorsi tematici e l’esposizione di foto d’archivio, strumenti di lavoro, costumi, opere d’arte, ex voto e quindici pannelli esplicativi, la mostra ripercorre una parte della storia che si è svolta tra le mura del grande convento francescano, a contatto con il mondo arabo-cristiano. Fin dal XVI secolo, spiega la Custodia di Terra Santa, la presenza dei frati a San Salvatore si è sviluppata secondo due direttive: il convento e la parrocchia, entrambi luoghi di coesione con la realtà araba locale. Nella prima parte dell’esposizione il focus è sugli antichi laboratori di San Salvatore – la sartoria, la farmacia, la tipografia – che nacquero dal bisogno di creare luoghi di formazione e di diffusione del sapere, spazi dove fino al XIX secolo gli apprendisti, provenienti anche da altri villaggi e gli orfani presi in carico dalla Custodia erano guidati e formati dai frati stessi. Nella seconda parte, invece, l’attenzione è sullo sviluppo dell’attività pastorale di San Salvatore, la prima parrocchia cattolica di Gerusalemme, dove fin del XVI secolo, per i bisogni della comunità locale, erano già presenti sacerdoti di lingua araba. Infine, chiudono la mostra alcune preziose opere palestinesi (terza parte), tesori che saranno esposti nella futura Sezione storica del museo, ospitata proprio all’interno del convento. “Questo luogo, da solo, testimonia lo stretto rapporto che i francescani hanno avuto e hanno tuttora con la città vecchia di Gerusalemme e i suoi abitanti – sottolinea padre Ibrahim Faltas, in qualità di direttore dell’Ufficio scuole della Custodia di Terra Santa –. San Salvatore è molto più di un convento: è una parrocchia, una biblioteca, un archivio, una scuola e presto un museo che continuerà ad affermare l’identità arabo-cristiana di questa città”. Per tutta la durata della mostra saranno proposte visite in diverse lingue, con particolare attenzione alla mediazione verso il giovane pubblico di lingua araba, in collaborazione con l’associazione Pro Terra Sancta, a cui sono state affidate le attività didattiche del museo.

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