Comunicazione: Signis, nel mandato 2023-2026 formazione, donne e giovani, diritti. Il premio ecumenico a Wim Wenders

Foto Signis

Lo scorso maggio è stato annunciato il nuovo mandato 2023-2026 della rete cattolica internazionale Signis, rivolto al futuro della comunicazione e all’emancipazione delle donne e dei giovani. In un comunicato appena diffuso, l’associazione internazionale per i professionisti cattolici della comunicazione informa che durante l’assemblea dei delegati è stato istituito un Comitato specifico che ha individuato tre priorità chiave per guidare il CdA dell’organizzazione: formazione, impegno dei giovani e delle donne come soggetti attivi e advocacy/sensibilizzazione sui diritti.
Signis ha partecipato anche a vari festival cinematografici in tutto il mondo, tra cui il Festival di Cannes nel corso del quale ha assegnato al regista Wim Wenders, per il film “Perfect Days”, il Premio ecumenico. La giuria ecumenica ha quindi incontrato il sindaco di Cannes, David Lisnard, che ha ribadito profondo apprezzamento per il lavoro della giuria durante tutto il Festival, sottolineando l’importanza della sua missione e dei suoi incontri con i professionisti del cinema di tutto il mondo. La giuria ecumenica è presente al Festival di Cannes da decenni. “Grazie alla loro competenza e apertura mentale – si legge nel comunicato – , i suoi membri garantiscono una valutazione completa dei film in concorso e contribuiscono alla celebrazione dell’eccellenza cinematografica sottolineando le qualità artistiche e umane”.
Al Bafici (Buenos Aires International Independent Film Festival) la giuria Signis ha assegnato un premio e due menzioni speciali. Il premio è andato a “Upon Entry” (Alejandro Rojas, Juan Sebastián Vasquez , Spagna, 2022); le menzioni speciali a “The New Greatness Case” (Anna Shishova, Finlandia/Croazia/Norvegia, 2022), e “Zanox – Risks and Side Effects” (Benő Baranyi, Ungheria, 2022).
Infine il Premio europeo 2022, che dal 2008 è attribuito dalle delegazioni europee Signis al miglior film prodotto da professionisti con sede in Europa, dopo un processo di votazione in due turni è stato attribuito al film irlandese “The Quiet Girl (An Cailín Ciúin)”, diretto da Colm Bairéad.

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