Costituzione: Acli Como, domani un incontro su “principi e valori” e sul “contributo dei cattolici democratici”

“La nostra Costituzione, principi e valori. Il contributo dei cattolici democratici” è il titolo della serata organizzata dalle Acli di Como per celebrare la ricorrenza del 75° anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione italiana, in programma giovedì 8 giugno alle ore 20.45 presso il Centro pastorale “Cardinal Ferrari” di Como. Enzo Balboni, costituzionalista dell’Università Cattolica di Milano, approfondirà la tematica, moderato dal giornalista Marco Guggiari. L’evento è promosso con la partecipazione di Azione cattolica diocesana, Caritas Como, Compagnia delle Opere di Como, Confcooperative Insubria, il Settimanale della diocesi di Como, il Servizio alla Pastorale sociale del lavoro e della custodia del creato della diocesi di Como, la Cisl dei Laghi, il Forum Famiglie di Como.
“Le Acli – spiega sul Settimanale della diocesi di Como Marina Consonno, presidente del sodalizio comasco – ebbero un ruolo attivo con 32 aclisti eletti nell’Assemblea Costituente, a partire da Achille Grandi, vicepresidente dell’Assemblea, ma anche Giorgio La Pira, Paolo Bonomi, Emilio Colombo, Giulio Pastore, Ezio Vanoni e Ferdinando Storchi, impegnati nella salvaguardia delle esigenze della rappresentanza sociale e politica e di quelle della governabilità. La scelta della data a ridosso del 2 giugno, festa della Repubblica, si deve all’obiettivo di fare memoria e mantenere un impegno. Fare memoria del clima in cui i cattolici democratici lavoravano con la ricerca delle convergenze fra le diverse forze politiche che avevano combattuto il fascismo in nome della libertà e della democrazia, privilegiando sempre ciò che univa piuttosto quello che divideva. Mantenere un impegno, cercare quindi di verificare le azioni dei singoli, delle organizzazioni, dei partiti politici e dei governanti, come stabilito dai costituenti, per la costruzione di una società a misura delle donne e degli uomini del nostro tempo”.
“Celebriamo questo 75° anniversario – prosegue Consonno – in un’epoca, la nostra, che, come ci ricorda Papa Francesco, sembra essere più un cambiamento d’epoca che un’epoca di cambiamenti, con sfide in parti simili a quelle del passato e in parte inedite. La difesa della pace esige la costruzione di un assetto internazionale, diverso sia dalla Seconda Guerra mondiale sia dalla fine della guerra fredda in Europa. La transizione ecologica e le nuove frontiere della scienza e della tecnica pongono domande antropologiche di fondo che interpellano quanti attingono alla storia del popolarismo e all’insegnamento sociale della Chiesa. La questione della lotta alle disuguaglianze e alla povertà si pone in termini inediti sia nei Paesi più sviluppati sia nei Paesi emergenti”.

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