Mercoledì delle Ceneri: mons. Mansi (Andria), “Quaresima dono di grazia da non sciupare”

“La Quaresima è un dono di grazia, e noi questo dono lo possiamo accogliere ma lo possiamo sciupare, perdere. Questo per noi è davvero un tempo favorevole, non lo sciupiamo”. Lo ha detto il vescovo di Andria, mons. Luigi Mansi, nell’omelia della messa che ha celebrato ieri nel Mercoledì delle Ceneri. “Il rinnovamento parte da dentro. Non è pura esteriorità ma è un cambiamento che deve avvenire prima di tutto dentro e sappiamo bene che questo non si fa dall’oggi al domani. Cioè noi tocchiamo continuamente con mano la nostra fragilità, la nostra povertà; ma l’importante è metterci in cammino con il desiderio di arrivare a una meta: la Pasqua. Sarà dunque un cammino di purificazione, un cammino di correzione graduale delle cattive abitudini, di tutto ciò che è contro il Vangelo, correzione dei pensieri, delle parole, dei gesti, dei comportamenti”.
Un tempo di “propositi, impegni, con uno sguardo concreto ai tanti aspetti della vita cristiana”, spiega mons. Mansi: “Prendiamo i comandamenti, uno per uno e su ciascuno avremo degli esami di coscienza e dei propositi da fare. A cominciare dalla preghiera, occorre dare più spazio alla preghiera, dare a Dio più tempo”. Poi, seguendo la traccia del Vangelo, l’elemosina, la solidarietà verso gli altri, che “non è mettere soltanto, infastiditi, una moneta nella mano di qualcuno che la stende”. “L’elemosina è farsi carico delle situazioni di disagio che incrociamo nella nostra vita; l’amore verso il prossimo a cominciare dall’amore verso i più poveri, verso gli ultimi, i diseredati, gli sfortunati”. Poi ancora il digiuno, cioè “tornare a lottare contro le passioni; il dominio di sé”. “Si tratta di gesti penitenziali che non si fanno per il gusto di dire”.

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