Terremoto Centro Italia: Rapporto 2021: aperti 5.200 cantieri, raddoppia la spesa per le opere pubbliche. Danni da sisma a 27,2 miliardi. Da ricostruire 39 mila edifici

Il 2021 è stato un altro anno record per la ricostruzione privata, con l’approvazione di 5.200 decreti di contributo ed altrettanti cantieri, tanti quanti nei quattro anni precedenti. Una tendenza confermata dai primi dati del 2022: a gennaio, grazie alla definizione delle domande per i danni lievi presentate in forma semplificata, sono stati approvati altre 900 richieste di contributo, portando il numero complessivo delle richieste approvate a 13 mila, per un importo di 3,8 miliardi di euro. È quanto emerge dal Rapporto sulle attività del 2021, diffuso oggi dal Commissario alla ricostruzione post sisma, Giovanni Legnini. “La ricostruzione del Centro Italia avanza, grazie alle semplificazioni e a un lavoro corale degli uffici regionali e comunali, che hanno migliorato la loro produttività, e grazie all’apporto dei professionisti e delle imprese -sottolinea Legnini -. C’è ancora molto da fare per i cittadini che da troppo tempo attendono di avviare la ricostruzione delle loro case e per le imprese. Nel 2022 saremo tutti chiamati ad affrontare sfide ancora più impegnative, raccogliendo i frutti delle misure adottate per la ricostruzione pubblica, che pure ha registrato netti miglioramenti lo scorso anno, e superando le inattese e serie difficoltà derivanti dalla scarsa disponibilità di imprese e professionisti dovuta alla saturazione del mercato dell’edilizia”. Secondo il Commissario “il 2022 sarà importante anche per l’attuazione delle misure per la rigenerazione territoriale e lo sviluppo finanziate con il Fondo complementare al Pnrr”. Anche sul fronte della ricostruzione pubblica, si legge nel Rapporto pubblicato sul sito internet della Struttura commissariale (https://sisma2016.gov.it), nel 2021 si registrano “avanzamenti importanti, con la spesa raddoppiata da 260 a 560 milioni di euro. Una spinta importante è stata data dalle nuove Ordinanze speciali in deroga per la ricostruzione dei centri più colpiti e delle opere pubbliche più urgenti. Gli interventi in deroga varati nel 2021 sono 762 e valgono nel complesso 1,3 miliardi. Tra questi vengono finanziati anche circa 200 nuovi interventi sulle scuole per 580 milioni di euro, che portano il totale degli istituti scolastici oggetto di interventi di riparazione e ricostruzione a 457 (per 1,3 miliardi complessivi)”. Il 2021, evidenzia il Rapporto, è stato anche l’anno che ha permesso di avere un quadro definitivo e attendibile sia dei danni causati dalla sequenza sismica del 2016-2017, sia della spesa prevista per la loro riparazione, che è pari a 27,2 miliardi di euro dei quali 19,5 per la sola edilizia privata. Per la prima volta, inoltre, emerge il quadro dei danni a livello dei singoli comuni, che vede in testa Amatrice (Ri) con 1,2 miliardi all’edilizia privata, seguita da Tolentino (Mc) con 950 milioni di euro, Camerino (Mc) con 900 milioni di euro, Norcia con 830 milioni di euro. Rispetto a questa situazione, ad oggi le richieste di contributo per la ricostruzione privata già presentate coprono il 33% della spesa complessiva attesa. Il nuovo quadro dei danni consente anche una programmazione più efficace delle scadenze per la presentazione delle richieste di contributo per i danni gravi. La prima è stata fissata al prossimo 30 giugno per i proprietari delle abitazioni inagibili che percepiscono il Contributo di autonoma sistemazione o usufruiscono di un alloggio nelle Soluzione abitative di emergenza e che non abbiano impedimenti oggettivi. Il termine è stato fissato anche sulla base della ricognizione affidata ad Invitalia, d’intesa con la Protezione Civile, secondo la quale, ad oggi, sono 15.224 i nuclei familiari che ricevono il sostegno statale, tra i quali 7.368 non hanno ancora presentato la richiesta del contributo. Circa la metà di questi, secondo alcune stime, sarebbe in condizioni di presentare il progetto e la richiesta del contributo entro il termine del 30 giugno.

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