Ucraina: Caritas-Spes a fianco dei rifugiati. Si lavora per evacuare e mettere in salvo 18 madri e 28 bambini da Kharkiv

Non cessa l’impegno in primissima linea della Caritas-Spes Ucraina per accogliere gli sfollati interni, soprattutto ai confini e mettere in salvo le persone. In un report dell’organizzazione giunto al Sir, Caritas-Spes parla di 18 madri e 28 bambini con alcune suore che vivono in tre case per ragazze madri con bambini, a 27 km da Kharkiv. “Per loro l’evacuazione è una questione di tempo”, scrivono gli operatori e confermano al Sir dalla curia locale. “Nella stessa Kharkiv la situazione sta peggiorando a causa dei bombardamenti”, si legge nel Report. “Sono state gravemente danneggiate anche la Curia e la Caritas-Spes. Adesso è stata creata una mappa dei bisogni nella regione, ci stiamo preparando ad accogliere gli aiuti umanitari in Ucraina, stiamo individuando le possibilità di acquisti online e lavorando alla consegna dei beni necessari sul campo”. Nelle regioni occidentali di Leopoli e Zakarpatia, la Caritas Spes sta aiutando soprattutto nell’accoglienza dei rifugiati, attraverso una rete di istituzioni in grado di fornire alloggi. Questi centri offrono anche cibo e tutto ciò di cui hanno bisogno le persone in viaggio. Attualmente, l’organizzazione può ospitare più di 2.500 madri con bambini. Sono già state accolte 750 persone, “ma vicino ai confini il numero è in continua evoluzione, poiché si tratta di punti cuscinetto”. Inoltre, 14 mense di beneficenza stabili continuano ad operare nella regione e a Leopoli, Lutsk e Zakarpatia offrendo pasti ai rifugiati al confine, aiutando circa 1.000 persone. Attualmente in Ucraina ci sono 29 centri Caritas-Spes. Sono stati allestiti 11 rifugi in luoghi in cui ci sono bombardamenti. Al loro interno, i rifugiati sono riforniti di medicine e viveri.  Oltre alle sfide poste dalla guerra, Caritas-Spes continua ad occuparsi degli orfanotrofi di tipo familiare, case di cura per anziani e altro.  In questo momento 11 orfanotrofi di tipo familiare con 91 bambini si trovano nelle immediate vicinanze della zona di combattimento. Secondo i dati riportati da Caritas-Spes nel report, sono 2.000 il numero delle vittime civili di cui 200 sono bambini. 8.200 invece il numero dei civili feriti e 730 sono bambini. 10 le città che si trovano in “situazione critica” ed una “stima approssimativa” di 2.470 profughi ospitati nelle diocesi.

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