Ucraina: card. Bassetti, “far vincere la pace, far cessare il fragore delle armi”

“Oggi iniziamo un cammino lungo 40 giorni in cui ci prepariamo a celebrare la Pasqua di Risurrezione, che rappresenta il momento più importante della vita cristiana. In questo periodo, abbiamo una grande opportunità: vivere questo cammino in spirito e verità, senza scendere a compromessi con il mondo e scrollandoci di dosso ciò che ci tiene ancorati a terra e ci impedisce di guardare verso il cielo”. Così l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, il card. Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, nell’omelia della messa che ha celebrato ieri, Mercoledì delle Ceneri, nella chiesa dell’Università di Perugia.
Il cardinale, all’inizio dell’omelia, ha rivolto un appello-monito a tutti i credenti, quello di “mettere da parte gli egoismi quotidiani, le nostre piccole vanità, le rivalità all’interno degl’ambienti di lavoro, il desiderio di potere in ogni ambito in cui viviamo, persino in Chiesa”. E ha aggiunto: “Per affrontare questo periodo di Quaresima, la Chiesa da sempre mette a disposizione dei fedeli tre ‘armi’ preziose: il digiuno, la preghiera e l’elemosina”.
Il cardinale si è anche soffermato su quanto sta accadendo in Ucraina. “Una cupa scia di morte e di sangue sembra avvolgere il nostro mondo. È accaduto ciò che mai avremmo potuto immaginare. Occorre fermare questo orrore prima possibile. Le folle di uomini e donne che nelle strade si frappongono ai carri armati con le mani alzate rappresentano qualcosa di doloroso e che avevamo di già visto nel corso delle vicende storiche del XX secolo”. Quindi, la “sfida enorme” che attende tutti: “Far vincere la pace, far cessare il fragore delle armi. Stringiamoci in preghiera con il popolo ucraino insieme all’arcivescovo maggiore Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica, che ha tristemente testimoniato la caduta di un razzo su un ospedale per la maternità, vicino a Kiev”.

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