Strage Georgofili: Fico, “la verità deve essere un’esigenza per tutti noi, non solo per i parenti delle vittime”

“La legittima domanda di verità e giustizia non appartiene soltanto ai parenti delle vittime, a cui va il mio sincero ringraziamento e la mia gratitudine per aver sempre mantenuto vivo il ricordo e continuato a difendere le ragioni della giustizia e della democrazia. La verità deve essere un’esigenza per tutti noi, perché un’autentica consapevolezza dei passaggi, anche dolorosi, del vissuto di una collettività arricchisce la coscienza civile del Paese e, soprattutto, vale come un monito sulla necessità di preservare sempre la nostra democrazia”. Lo ha scritto il presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, nel messaggio inviato a Luigi Dainelli, presidente della Associazione tra i Familiari delle Vittime della Strage di via dei Georgofili di Firenze, in occasione del 28° anniversario.
Quanto successo nella notte tra il 26 e il 27 maggio 1993 a Firenze, provocando morti, feriti e gravissimi danni alle strutture abitative e al patrimonio artistico della città, fu “l’ennesimo vile attacco allo Stato messo in atto dalla criminalità mafiosa, autrice in quegli anni di una spietata stagione stragista nella quale anche l’attentato dei Georgofili va inquadrato”. “Una strategia folle, che ispirò pochi mesi più tardi anche gli attentati dinamitardi di Roma e di Milano, e segnò profondamente il Paese, stordito e disorientato da quella violenza cieca e atroce”, sottolinea la terza carica dello Stato, evidenziando che “il lungo e complesso iter giudiziario ha fatto emergere un sistema di connivenze tra criminalità organizzata e alcuni settori deviati dell’apparato statale”. “Ciononostante – ammonisce –, ancora oggi il doloroso ricordo di quella tragedia si accompagna al profondo rammarico per non aver dissipato tutti i dubbi e le ombre su quanto accaduto e per non poter contare su una verità piena ed inconfutabile su quella tragica stagione della nostra storia recente”. Fico rimarca l’importanza di avanzare lungo il “percorso di trasparenza e verità”. “Lo dobbiamo alle vittime di tutte le stragi compiute nel nostro Paese, a chi ogni giorno lavora per promuovere la legalità e la giustizia, a tutti i cittadini che amano la nostra Carta costituzionale e ne difendono incondizionatamente lo spirito ed i valori”, conclude il presidente della Camera.

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