Disabilità: Lega del filo d’oro, “durante pandemia forte senso di isolamento per 6 persone sordocieche su 10”

Qual è stato l’impatto delle restrizioni e del distanziamento sociale sulla vita di chi non vede e non sente? 6 persone su 10 hanno provato un forte senso di isolamento, di solitudine e di abbandono e oltre 1 persona su 2 ha visto sospesi i propri programmi di riabilitazione. In particolare, la preoccupazione per il contagio e il ricovero in ospedale è stata avvertita maggiormente dalle persone con disabilità visiva (41,5%), rispetto a quelle con disabilità uditiva (37,1%), a causa della paura di non poter avere accanto la propria figura di accudimento, cruciale per la propria autonomia. È quanto emerge dai risultati di una  indagine dell’Inapp, l’Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche, condotta in collaborazione con la Fondazione Lega del Filo d’Oro onlus, assieme ad altre associazioni di pazienti con disabilità neurosensoriale. Anche la didattica a distanza ha rilevato tutti i suoi limiti ed è stata giudicata insufficiente per la propria disabilità da oltre 4 studenti su 10. La Lega del filo d’oro realizza un modello di accoglienza a dimensione familiare e inclusiva che prevede l’integrazione della dimensione familiare (piccoli nuclei appartamento da 4 persone) in un contesto che garantisce servizi di maggior specializzazione, a cominciare da quelli sanitari. Per “Il dopo di noi”, ossia le risposte per i bisogni futuri delle persone con gravi disabilità che rimarranno senza i genitori, la Lega del filo d’oro ha avviato la costruzione di un nuovo centro nazionale a Osimo. A lavori ultimati, il centro sarà composto da 9 edifici, 37 tra ambulatori medici e laboratori per l’attività occupazionale, 40 aule didattiche, foresterie per i familiari, 4 palestre per la fisioterapia e 2 piscine per l’idroterapia. La Lega del filo d’oro promuoverà inoltre il 27 giugno l’iniziativa internazionale Yarn Bombing, un variopinto “bombardamento di manufatti di filato” proposto dalla rete Deafblind international per coinvolgere, in modo divertente e creativo, le persone sordocieche in un progetto artistico tattile su larga scala e sensibilizzare sulla sordocecità. In 10 regioni i manufatti realizzati a maglia o all’uncinetto andranno a rivestire strade, parchi e monumenti, in un grande patchwork della solidarietà. Basterà condividere sui propri canali social una foto di un manufatto di filato, con l’hashtag #perfiloepersegno.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori