Assemblea Cei: comunicato finale, altri 60 milioni di euro da destinare alle diocesi per l’emergenza causata dal Covid

“Durante il tempo della pandemia, lo sguardo alle ferite della società si è fatto prossimità concreta: dinanzi a bisogni nuovi o presenti in modalità inedite tra i poveri e i cosiddetti i ‘nuovi poveri’, la risposta della Chiesa è stata tempestiva e creativa. Sul fronte della carità, imponente è stato lo sforzo delle Caritas, a livello nazionale e locale, in tutte le fasi dell’emergenza”. È quanto viene sottolineato nel comunicato finale della 74ª Assemblea generale della Cei conclusasi oggi a Roma.
Da subito – come è stato illustrato in una comunicazione all’Assemblea – ci si è attivati per offrire assistenza e accoglienza ai senza fissa dimora; per adattare alle norme per il contenimento del contagio i servizi delle mense e degli empori della solidarietà; per fornire beni alimentari ad una platea che si è andata sempre più allargando; per venire incontro alle piccole aziende e ai lavoratori precari che non hanno potuto godere di ammortizzatori sociali, agli autonomi e agli stagionali, ai dipendenti in attesa della cassa integrazione; per garantire ai bambini, ai ragazzi e agli adolescenti la possibilità di seguire le lezioni a distanza attraverso la fornitura di device; per supportare a livello psicologico adolescenti, giovani e anziani, duramente provati dalla pandemia.
“Proprio per far fronte alle conseguenze sanitarie, economiche e sociale provocate dalla pandemia e sostenere persone e famiglie in situazioni di povertà o difficoltà, enti e associazioni che operano nelle situazioni di emergenza, enti ecclesiastici (comprese le parrocchie) in difficoltà, l’Assemblea ha approvato un’ulteriore erogazione straordinaria di 60 milioni di euro da destinare alle diocesi”, si legge nel comunicato, nel quale si precisa che “questo nuovo contributo fa seguito a quello dello scorso anno di 200 milioni di euro. Le somme dovranno essere utilizzate entro la fine di febbraio 2022 e rendicontate alla Cei entro e non oltre il mese di aprile 2022”.

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