Assemblea Cei: card. Bassetti, “la gente deve sentire che la Chiesa è una mamma che ti tiene per mano”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“La gente deve sentire che la Chiesa è una mamma e che ti tiene per mano. Altrimenti li perdiamo”. Ne è convinto il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, che nella conferenza stampa a chiusura della 74ª Assemblea generale dei vescovi italiani ha riassunto così lo spirito del cammino sinodale della Chiesa italiana – che comincia ora – riprendendo l’immagine della Chiesa “con un volto di mamma” utilizzata da Papa Francesco nel suo discorso al Convegno ecclesiale nazionale di Firenze nel 2015. “Non si arriva a questo Sinodo in maniera improvvisata”, ha fatto notare il cardinale citando in particolare i convegno ecclesiali nazionali di Verona nel 2006 e di Firenze nel 2015: “Il Sinodo vuole essere una mamma che accompagna, la carezza materna della Chiesa alla gente che in questo momento è in estrema difficoltà”. “Il discorso del Santo Padre a Firenze è stato il più lungo del suo pontificato – ha precisato Bassetti – ma non si può ridurre Firenze soltanto a questo: ci sono stati tavoli di sette-otto persone dove i problemi sono stati realmente discussi. Si può dire che Firenze è stato quasi un pre-Sinodo, e il Papa ci ha chiesto di ritornare allo stile di Firenze, tramite un movimento dall’alto in basso e dal basso in alto”. “Cominciamo dalle parrocchie, dalle diocesi”, ha precisato il presidente della Cei a proposito del Sinodo: “Dai vescovi arriverà una risposta che non è una risposta dall’alto, ma una risposta dal basso che abbiamo fatto tutti insieme. Come ci ricorda infatti Papa Francesco, il popolo di Dio è ‘infallibile in credendo’: non c’è alcuna distinzione tra sacerdoti e battezzati, il fine comune della Chiesa è la santità, la missione, il camminare insieme”. “Quello della Chiesa italiana non è un vero Sinodo, è un cammino sinodale coinvolgente!”, ha puntualizzato il cardinale: “È ora di riscuotersi: siamo un pò addormentati, bisogna risvegliarsi. Abbiamo perso la capacità di sognare. Dobbiamo aiutare la gente a ritrovare due cose: desideri e sogni”.

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