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Myanmar: Borrell (Ue), condanna colpo di Stato. “Tentativo inaccettabile di ribaltare con la forza la volontà del popolo”

Il colpo di stato militare “è un tentativo inaccettabile di ribaltare con la forza la volontà del popolo del Myanmar”. Un nuovo e più articolato messaggio di “ferma condanna” verso quanto accaduto in Myanmar è stato oggi diffuso dall’Alto rappresentante Josep Borrell che difende il risultato delle elezioni dell’8 novembre scorso, quando il popolo “ha espresso la sua forte fiducia nel processo democratico”. “Qualsiasi accusa di irregolarità di voto deve essere risolta all’interno dei canali legali e amministrativi appropriati”, indica Borrell, che dichiara l’illegalità dell’atto che ha ribaltato “con la forza la scelta del popolo birmano”. “L’Ue è stata una ferma sostenitrice della transizione civile e democratica del Myanmar, del suo processo di pace e riconciliazione nazionale e del suo sviluppo socioeconomico inclusivo”, continua Borrell, che chiede ai militari il rilascio “immediato e senza alcuna condizione” di quanti sono stati arrestati ieri, di agire con “la massima moderazione, ripristinare le telecomunicazioni e rispettare i diritti umani, le libertà fondamentali e lo Stato di diritto”. È necessario porre fine allo stato di emergenza e rimettere in carica il governo e il neoeletto Parlamento perché la vita democratica possa ripartire. Borrell si offre anche come sostegno al dialogo “tra tutte le principali parti interessate che desiderano risolvere la situazione in buona fede e tornare all’ordine costituzionale”. Dall’Alto rappresentante anche l’esortazione a garantire la sicurezza dei cittadini del Myanmar e dell’Ue e un avvertimento: “L’Ue prenderà in considerazione tutte le opzioni a sua disposizione per garantire che la democrazia prevalga”.

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