Brasile: Avsi, il 4 febbraio inaugurazione a Brasilia di un centro per accogliere gli immigrati venezuelani

Centro Avsi Brasilia, foto Avsi

Sarà inaugurato il 4 febbraio, a Brasilia, il centro “Casa Buon Samaritano”, progettato per accogliere temporaneamente migranti e rifugiati venezuelani che hanno trovato opportunità di lavoro nella regione. La struttura, che sorge nella regione del Lago Sul, su una proprietà donata dalla Conferenza episcopale del Brasile (Cnbb), sarà gestita da Avsi in collaborazione con l’Istituto migrazioni e diritti umani (Imdh). L’iniziativa fa parte del progetto “Welcomed through Work”, implementato da Avsi Brasil, Imdh e Suore Scalabriniane, finanziato dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti per la popolazione, i rifugiati e le migrazioni (Prm). Il progetto è a supporto delle azioni della task force umanitaria “Operação Acolhida”, guidata dal governo federale brasiliano. “Sono 3.500 m² di superficie costruiti per arrivare ad ospitare fino a 94 persone, gruppi familiari in cui almeno un membro è stato selezionato per lavorare nella regione e ha bisogno di questo supporto abitativo nei primi mesi di avvio. Nel centro è previsto anche l’accompagnamento di un assistente sociale che fornirà supporto e aiuterà i migranti nel passaggio verso un luogo di residenza stabile” racconta Fabrizio Pellicelli, direttore e presidente di Avsi Brasil, partner di Avsi nel Paese. “La mancanza di lavoro, la fame, l’insicurezza, le malattie sono una prova di sopravvivenza per i migranti. I venezuelani però mantengono accesa la speranza di una nuova vita in Brasile, di trovare un posto dignitoso in cui vivere, un lavoro e integrarsi nella nostra società”, sottolinea Mário Antônio da Silva, vicepresidente della Conferenza episcopale del Brasile (Cnbb). “Solo un approccio multistakeholder, che coinvolge imprese private, donatori istituzionali e altre ong, può aiutare a fronteggiare il fenomeno migratorio al tempo della pandemia. Questa ci sembra la strada maestra per garantire la tutela dei diritti fondamentali di tutti”, conclude Giampaolo Silvestri, segretario generale della Fondazione Avsi. Il centro dispone, tra i diversi spazi, di 18 camere, cucina, lavanderia, cucina, sala comunitaria per giochi con i bambini, aule di studio, 11 bagni, una cappella. In un anno del progetto, avviato nell’ottobre 2019, hanno trovato lavoro 420 migranti venezuelani.

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