Scuola: Ciai, appello a Garante infanzia. “Con Dad a rischio il benessere psico-fisico dei ragazzi”

“La salute non è solo mancanza di malattia ma anche equilibrio psicofisico e benessere personale. Ciò vale in particolare per le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi, cioè persone che vivono una fase evolutiva della loro personalità che necessita di attenzione, socialità, relazione. La situazione è molto seria e va presa immediatamente in considerazione, a tutti i livelli”: a lanciare questo appello è il Ciai, Centro italiano aiuti all’infanzia, che si occupa di minori da più di 50 anni, attraverso le parole di Marco Chistolini, psicologo e psicoterapeuta, direttore scientifico dell’associazione. “Il timore – aggiunge Paolo Limonta, maestro, assessore all’edilizia scolastica del Comune di Milano e membro del Consiglio direttivo di Ciai – è che la Didattica a distanza, strumento quanto mai utile in situazioni di emergenza, che ha consentito di mantenere un minimo di relazione tra studenti e studentesse e tra questi ed i loro docenti nei momenti più drammatici della pandemia, sia considerato un palliativo, un sostituto della didattica in presenza”.  Il Consiglio direttivo di Ciai ha inviato una sollecitazione all’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Carla Garlatti affinché si faccia portavoce nei contesti istituzionali competenti che la Didattica a distanza: “Impedisce le relazioni sociali necessarie che, specialmente in età adolescenziale, sono parte integrante dell’educazione; rischia di provocare danni causati dall’eccessivo utilizzo di dispositivi tecnologici che, anziché supportare l’educazione, diventano strumenti per allontanarsi dalla realtà; crea disuguaglianze; crea problemi di tipo psico-emotivo, costringendo i ragazzi a passare lunghe  giornate soli, senza alcun controllo”. La Didattica a distanza, si dice nel documento inviato, “non deve quindi essere un alibi per ‘fingere’ di garantire il diritto allo studio pur tenendo chiuse le scuole in presenza”. “È fondamentale fare tutto il possibile per assicurare la scuola in presenza – conclude l’appello – per poter garantire il diritto allo studio, all’educazione, alla socialità, alle pari opportunità di ogni bambino e bambina, ragazzo e ragazza e contrastare le disuguaglianze”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia