Docente religione sospeso a Piacenza: diocesi, “dopo la segnalazione, attivato subito il provvedimento”

“Profondo rammarico per le vicende riferite dagli organi di stampa locali e che vedono coinvolto un insegnante di religione”, che è stato sospeso. Lo esprime la diocesi di Piacenza-Bobbio che, tramite il Servizio diocesano per l’insegnamento della religione cattolica, “non appena ha ricevuto la segnalazione raccolta dal Centro di ascolto del nostro Servizio tutela minori e quella trasmessa dalla scuola, ha immediatamente attivato, per quanto di competenza, la procedura prevista dalla delibera Cei n.41 del 1990”. Secondo le accuse, l’insegnante avrebbe scambiato con alcuni studenti messaggi e video a luci rosse. “Tale procedimento corrisponde al fermo convincimento che i comportamenti degli insegnanti di religione nei confronti dei propri alunni si debbano attenere ai più rigorosi principi deontologici di correttezza educativa”.
La diocesi segnala che “tutto questo è avvenuto in piena sinergia con l’istituzione scolastica, in vista della tutela delle persone coinvolte”. Auspicando e incoraggiando che “si faccia piena luce sulla vicenda”, la Curia esprime “fiducia nell’operato degli organi competenti e assicura profonda vicinanza a chi è stato coinvolto come pure a tutta la comunità scolastica”. “Si coglie altresì l’occasione per ricordare il serio impegno della Chiesa piacentino-bobbiese per promuovere al suo interno ambienti ecclesiali sicuri mediante percorsi di prevenzione agli abusi e di formazione, promossi dal Servizio diocesano tutela minori attivo in diocesi dal novembre 2019”.

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