Giornata della vita consacrata: card. Braz de Aviz, “il distanziamento fisico non può separarci”

“Il distanziamento fisico che la pandemia ci ha imposto non può separarci”. Lo ha assicurato il card. João Braz de Aviz, prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita consacrata e le Società di Vita apostolica, salutando il Papa al termine della Messa celebrata nella basilica di San Pietro per la Giornata mondiale della vira consacrata. “Seguiamo da mesi le notizie che giungono dalle comunità delle diverse nazioni”, ha proseguito il cardinale: “Esse parlano di smarrimento, di contagi, di morti, di difficoltà umane ed economiche, di paure, di Istituti che diminuiscono di numero… Ma parlano anche di fedeltà provata dalla sofferenza, di coraggio, di testimonianza serena pur nel dolore e nell’incertezza, di condivisione di ogni affanno e di ogni ferita, di cura e vicinanza agli ultimi, di carità e di servizio a costo della vita”. “Stiamo imparando a passare dall’io al noi”, ha detto Braz citando il Santo Padre: “Vogliamo continuare ad essere con Gesù i samaritani di questi giorni, superando la tentazione di ripiegarsi e piangere su di sé, o di chiudere gli occhi dinanzi al dolore, alle sofferenze, alle povertà di tanti uomini e donne, di tanti popoli. Per questo abbiamo invitato tutte le consacrate e i consacrati negli Istituti religiosi, monastici, contemplativi, negli Istituti secolari, nei nuovi Istituti, membri dell’Ordo virginum, eremiti, membri delle Società di vita apostolica, a prendere in mano l’enciclica Fratelli Tutti”.

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